Nick: Clelug Oggetto: L'ultima del Cavaliere Data: 31/3/2005 10.43.48 Visite: 70
Berlusconi ai giovani: difendere libertà da pericolo comunista FIRENZE (Reuters) - Il presidente del Consiglio e leader del centrodestra Silvio Berlusconi lancia ai giovani un appello a combattere per la difesa della libertà, non perdendo occasione per avvertire che il pericolo comunista è sempre in agguato e che l'obiettivo è uno Stato "in cui non ci debba essere timore se i nostri avversari vanno al potere". Berlusconi, a pochi giorni dalle elezioni regionali del 3-4 aprile, ha riproposto i temi a lui più cari ai giovani riuniti da Maurizio Scelli al Pala Mandela di Firenze per il lancio di "Italia di Nuovo", il movimento creato dal commissario uscente della Croce Rossa. La libertà è stata l'argomento sul quale si è concentrato l'intervento del premier, in una manifestazione che tuttavia ha visto una partecipazione meno numerosa rispetto alle previsioni, con un migliaio di presenze rispetto alle circa 3.000 attese. Berlusconi ha esortato i ragazzi a "lavorare per costruire uno Stato in cui la giustizia non sia utilizzata a fini politici, per colpire gli avversari" e in cui non si debba aver timore che l'opposizione rappresenti un rischio per la democrazia, citando gli Stati Uniti come esempio maturo di bipolarismo. "La difesa della nostra libertà è la missione più alta e nobile che ci sia", ha detto il premier ai ragazzi presenti, pur riconoscendo che l'ideologia della libertà non ha sui più giovani lo stesso "appeal" che hanno avuto ideologie come il nazismo e il comunismo, che pure tanti danni hanno prodotto nel mondo. Quanto al pericolo ancora rappresentato dal comunismo, Berlusconi ha ribadito che "ha prodotto solo miseria, terrore e morte", eppure "sopravvive nel mondo e ... in Italia ci sono due partiti che sono orgogliosi di essere comunisti", rispondendo a distanza all'attacco pre-elettorale mosso oggi al governo dal leader dell'opposizione Romano Prodi. Anche sul fronte economico il premier ha affermato il principio di uno stato che garantisca la libertà "senza opprimerla, con troppi vincoli e divieti", lasciando a individui, imprese e associazioni i propri spazi, senza eccessiva burocrazia. Berlusconi ha quindi difeso l'operato del governo rispondendo alle critiche mosse dai Comuni, che hanno lamentato un taglio delle risorse a loro carico. "Non è vero che abbiamo tagliato risorse ai comuni", ha detto il presidente del Consiglio, sostenendo che "il 30% delle spese dei comuni sono spese generali, clientele e consulenze, viaggi, turismo politico".
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