Nick: Viola' Oggetto: assenza. perdita.definitivo Data: 1/4/2005 12.59.14 Visite: 134
è che mia nonna qualche giorno fa è caduta e si è rotta il femore, poi è stato tutto un evolversi e poi praticamente ci hanno fatto capire che se ne sta andando. ok, pochi giorni fa abbiamo festeggiato il suo compleanno, la bellezza di 89 anni, ok, sono almeno due anni che praticamente non è più lei, l'alzheimer progressivamente la sta trasformando in un'altra persona. però mi riconosceva quasi sempre, però a volte mi sorrideva e mi parlava. e non credevo che mi prendesse così male, ieri mattina quando sono scesa e ho visto l'ambulanza davanti al portone con la porta spalancata che la stava aspettando mi è preso un colpo. e sono andati nel cesso tutti i: "vabbè, quando arrivano a questo punto è meglio che...", io stessa come un'idiota poco tempo fa ho detto: "per me è morta già due anni fa". ma no, non è vero, non è vero per niente, l'assenza definitiva è una mostruosità a cui non vuoi semplicemente pensare finchè non te la sbattono in faccia. e poi... quello che mi fa veramente andare fuori di testa è il non poter fare nulla. vedere i suoi occhi terrorizzati come quelli di un animale in trappola, vedere le sue lacrime come quelle di una bambina e non potere fare assolutamente, irrimediabilmente nulla, vedere che lei non capisce quello che succede e ha solo paura, una paura che se la mangia viva. una bambina terrorizzata, un animale in trappola... una donna con una personalità e un carisma come non ne ho mai più incontrati, la donna più coraggiosa del mondo, l'ex bellissima ragazza che continuava a truccarsi civettuola anche a 80 anni. allora mi viene di nuovo da pensarlo quel: "forse è meglio che...". ma no. assenza. perdita. definitivo. no, non ancora, no non siamo pronti, sì lo so che è nell'ordine naturale delle cose, però non è naturale, tutto qua. eppure quando morì mio nonno e io avevo 20 anni non fu così, eppure lui è stato il mio vero padre. la morte di mio padre invece è un'altra cosa, e non c'entra. forse quando sei una ragazzina nonostante l'evidenza della morte davanti agli occhi per qualche strano motivo credi ancora all'immortalità, tua e di quelli che ami. forse non hai la struttura emotiva per capire veramente che cosa significa la perdita, l'assenza. adesso non è così, a volte fingo di non essere adulta ma lo sono, per certe cose lo sono fin troppo. assenza. perdita. definitivo. rigirati le parole come vuoi, quelle sono. ieri l'ho tirata a lungo prima di decidermi ad andare all'ospedale da lei. ma non sono più la ragazzina che non andava in clinica da suo padre perchè non voleva vederlo quando stava male, non sono più quella che nonostante suo nonno abitasse tre piani sopra non andò a trovarlo alla fine perchè non ce la faceva a vederlo. sono andata, l'ho guardata, e ci andrò ancora. mi si straziano le viscere, letteralmente, però vado. assenza. perdita. definitivo. sbattici contro la testa, sei adulta, voltarsi dall'altra parte non serve e lo sai. però certe volte pensi che non ce la fai più a dire addio, semplicemente.
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