Nick: }Fen|CiA{ Oggetto: Cosa ha fatto il papa Data: 3/4/2005 15.22.6 Visite: 78
Giovanni Paolo II ha sempre sostenuto che la ricerca della concordia tra i popoli e le persone debba essere un impegno costante. Soprattutto i capi di stato e coloro che occupano posizioni di responsabilità devono adoperarsi per il bene di tutti, per la giustizia e per la dignità umana. Da qui l'attenzione del Pontefice agli avvenimenti nel mondo. 12 dicembre 1981 Invia delegazioni ai presidenti di USA, URSS, Gran Bretagna e Francia e al Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, per illustrare un documento scientifico della Pontificia Accademia delle Scienze sulle conseguenze di un eventuale uso degli armamenti nucleari. Giugno 1982 Compie una visita pastorale a Rio de Janeiro e in Argentina. Qui si occupa della guerra tra Argentina e Gran Bretagna per le Isole Falkland. 15 settembre 1982 Pronuncia un appello per la pace in Libano. 1984 Scrive nella Lettera Apostolica Les grands Mystères sulla questione della pace in Libano: "Come cristiani, noi non possiamo fare a meno di essere artefici di pace, di quella pace di cui fanno elogio le beatitudini, di quella pace che è al tempo stesso dono e compito affidato all'opera di ognuno". 7 ottobre 1989 Pronuncia un ulteriore appello a tutti i Musulmani in favore della pace nel Libano. 26 agosto 1990 Dopo l’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq, all’Angelus prega per la pace nel Golfo Persico. 25 dicembre 1990 Nel messaggio di Natale Urbi et Orbi invoca la pace per il Golfo Persico e in Terra Santa e afferma che "la guerra è avventura senza ritorno". 15 gennaio 1991 Invia lettere al Presidente USA George Bush e al Presidente dell’Iraq Saddam Hussein, per scongiurare la guerra nel Golfo. 22 agosto 1992 Lancia un appello per la pace nei Balcani. 16 giugno 1997 Scrive lettere al Primo Ministro d'Israele Benjamin Netanyahu e al Presidente dell'Autorità Palestinese Yasser Arafat per la pace in Medio Oriente. Aprile 1999 Guerra in Kosovo: invia l’Arcivescovo Tauran in missione speciale a Belgrado, con un messaggio personale per il Presidente della Repubblica Federale di Jugoslavia, Milosevic. Nel Messaggio Pasquale Urbi et Orbi, invita a creare un corridoio umanitario in aiuto alle popolazioni ammassate lungo la frontiera del Kosovo. 18 novembre 2001 Dopo gli attentati dell’11 settembre e la guerra in Afghanistan, all’Angelus invita i cattolici a un giorno di digiuno per la pace "durante il quale pregare con fervore Dio perché conceda al mondo una pace stabile, fondata sulla giustizia, e faccia sì che si possano trovare adeguate soluzioni ai molti conflitti che travagliano il mondo." 1 gennaio 2002 In occasione della Giornata mondiale per la Pace, afferma che non ci può essere ordine senza giustizia e perdono. 7 aprile 2002 Durante l'assedio della Basilica della Natività di Betlemme, indice una giornata di preghiera per la pace in Terra Santa. 16 novembre 2003 All'Angelus prega nuovamente per la pace in Terra Santa. Condanna ogni azione terroristica in quei luoghi e la costruzione di un muro tra il popolo israeliano e quello palestinese: "Non di muri ha bisogno la Terra Santa, ma di ponti! Senza riconciliazione degli animi, non ci può essere pace." 1 gennaio 2005 Nel messaggio per la Giornata mondiale della Pace, afferma che il male non si sconfigge con il male. La pace è un bene da costruire con il bene. La violenza è un male inaccettabile che non risolve in alcun modo i problemi. Per questo è necessaria una grande opera educativa, rivolta soprattutto ai giovani, che apra le coscienze al bene. 24 gennaio 1979 Riceve in udienza il Ministro degli Esteri Sovietico, Andrei Gromyko. 20 agosto 1980 Accenna per la prima volta a quanto accade in Polonia, dove milioni di persone si riuniscono nel sindacato Solidarnosc che si oppone al governo comunista instaurato dopo la Seconda guerra mondiale. 15 gennaio 1981 Incontra in Vaticano Lech Walesa che guida la delegazione del sindacato Solidarnosc. Ne appoggia apertamente l'azione, definendolo un movimento aperto al dialogo reciproco e al bene comune. 15 settembre 1982 Concede udienza a Yasser Arafat, che incontrerà ancora in Vaticano nel 1996, 1998 e 2000. 19 febbraio 1985 Concede udienza al Primo Ministro d'Israele Shimon Peres. In seguito, incontrerà i Primi Ministri Yitzhak Rabin (17 marzo 1993) e Benjamin Netanyahu (3 febbraio 1997) e l'allora Ministro degli Affari Esteri Ariel Sharon (26 aprile 1999). 9 novembre 1989 Contribuisce attivamente alla riunificazione della Germania Est e Ovest, simboleggiata dalla caduta del Muro di Berlino. In un discorso del 1996 affermerà che "poiché avevano paura della libertà, gli ideologi del comunismo di una porta fecero un muro". 1 dicembre 1989 Riceve la visita ufficiale del Presidente dell'Unione Sovietica, Mikhail Gorbaciov. 21 aprile 1990 Si reca per la prima volta in Cecoslovacchia, dove il neopresidente Vaclav Havel lo accoglie definendo la sua presenza nel Paese un miracolo. 5 settembre 1993 Visita la Collina delle Croci di Vilnius, in Lituania, dove i cattolici si erano opposti al regime marxista. 30 dicembre 1993 A Gerusalemme viene firmato un Accordo sui principi che regolano le relazioni tra la Santa Sede e lo Stato di Israele. 25 ottobre 1994 Inizio dei "contatti di lavoro a carattere permanente ed ufficiale" tra la Santa Sede e l'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina). Aprile 1997 Visita Sarajevo, dopo la feroce pulizia etnica. 24 giugno 1997 Invia una Lettera al Presidente della Federazione russa, Boris Eltsin, sulla libertà religiosa. Gennaio 1998 Dopo anni di attese e rinvii, si reca in visita a Cuba, dove incontra Fidel Castro. 5 giugno 2000 Concede udienza al Presidente della Federazione russa, Vladimir Putin. 4 novembre 2004 Riceve in udienza il Primo Ministro del Governo "ad interim" dell'Iraq, Ayad Allawi. 2 ottobre 1979 Tiene a New York un discorso agli operatori della comunicazione sociale presso l'ONU, chiamandoli "trasmettitori della verità, strumenti della comprensione tra i popoli e della pace tra le nazioni". 24 marzo 1997 Presentazione dell'ingresso ufficiale della Santa Sede in Internet. 22 novembre 2001 Invia per e-mail a tutte le Diocesi dell'Oceania il testo dell'Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Oceania. 1 giugno 2003 XXXVII Giornata della comunicazione mondiale: in riferimento all'enciclica di Giovanni XXIII, Pacem in Terris, ribadisce che i mezzi di comunicazione hanno l'obbligo di rispettare la verità. Il servizio che offrono all'umanità deve essere la comunicazione di ciò che è vero. Devono favorire il legame e le relazioni tra i popoli. 23 maggio 2004 XXXVIII Giornata della comunicazione mondiale: "Grazie alle moderne tecnologie molti nuclei familiari possono accedere alle risorse dell'informazione e trarne occasione di educazione". Ma servono "prudenza e sapienza", precisa, perché "i mezzi di comunicazione possono anche arrecare grave danno alla famiglia". I genitori devono vigilare su quanto i figli vedono in televisione e tutelarli dai media. Febbraio 2005 Nella lettera apostolica Il Rapido sviluppo si legge che i mezzi di comunicazione di massa sono "cose meravigliose" e "provvidenziali opportunità" e Internet è uno strumento prezioso. I mass media hanno creato una nuova cultura globalizzata nella quale la Chiesa svolge la sua missione. D'altro canto i media rischiano di manipolare la capacità di rappresentare la realtà. 1981 A Roma incontra per la prima volta il rabbino capo Elio Toaff. 1982, 1989, 1996 Nel corso del suo pontificato intrattiene rapporti con la chiesa anglicana, incontrando tre volte l'Arcivescovo di Canterbury. 1985 Nell'enciclica Slavorum apostoli si sofferma sull'evangelizzazione delle nazioni slave compiuta dai Santi Cirillo e Metodio. Il loro merito è di aver edificato la Chiesa in modo pacifico e di aver conservato l'unità tra la Chiesa di Roma e di Costantinopoli e le chiese nascenti dell'Est. 27 ottobre 1986 Convoca il primo incontro interreligioso ad Assisi, per pregare per la pace nel mondo. 28 maggio 1993 Rivolgendosi a un gruppo di vescovi americani, sottolinea la pericolosità del fenomeno New Age: infatti è in grado di infiltrarsi, quasi inosservato, nella mentalità e nella pastorale cattolica con idee, tendenze e tecniche stimolando una religiosità aggressiva. 1995 Pubblica l’enciclica Ut unum sint sull’impegno ecumenico della Chiesa cattolica. Qui afferma la necessità di ricostituire l’unità dei cristiani superando i fraintendimenti e i pregiudizi reciproci. 26 marzo 2000 Prega davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme. Maggio 2001 Viaggio in Siria, Grecia e Malta: ad Atene incontra e abbraccia il patriarca greco Christodoulos. Rivolgendosi a tutti gli ortodossi chiede perdono a Dio per le offese dei cattolici ai fratelli d'Oriente durante il sacco di Costantinopoli del 1204. A Damasco, entra nella moschea di Omayyad per onorare le spoglie di Giovanni Battista. Partecipa a una preghiera congiunta islamico-cristiana durante la quale vengono letti versetti della Bibbia e del Corano. 24 gennaio 2002 Invita ad Assisi gli esponenti di Chiese e comunità ecclesiali e i rappresentanti di altre religioni per pregare insieme per la pace. 29 giugno 2004 Abbraccia il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, primate del cristianesimo ortodosso mondiale, durante la celebrazione dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Il gesto è un segno della ricerca di comunione tra Oriente ed Occidente. 28 agosto 2004 La Delegazione della Santa Sede consegna a Mosca l'Icona della Madre di Dio di Kazan al Patriarca Alessio II. 1985 Afferma nello scritto Dolentium Hominum che il diffondersi dell'AIDS è espressione di "un'immunodeficienza nei confronti dei valori esistenziali". L'AIDS è una patologia dello spirito. 17 settembre 1987 Incontra a San Francisco i malati di AIDS nella "Mission Dolores Basilica" e abbraccia il piccolo Brendan. 2004 Nel messaggio della Quaresima, dedicato alla difesa dei bambini, chiede alle case farmaceutiche di abbassare i prezzi dei medicinali, unico modo per fermare il genocidio dell’AIDS in Africa. 2005 In occasione della XIII Giornata mondiale del malato le cui celebrazioni si tengono in Africa, afferma nuovamente che l'AIDS non è solo una malattia del corpo ma anche una patologia dello spirito. Per combatterla occorre accrescerne la prevenzione mediante l'educazione al valore della vita e alla pratica corretta della sessualità Ottobre-novembre 1983 Nella Carta dei diritti della famiglia vengono definiti i diritti inviolabili della famiglia intesa come società naturale e universale. 25 marzo 1984 Proclama il Giubileo delle famiglie. 1° ottobre 1986 Nella Lettera ai Vescovi sulla cura pastorale delle persone omosessuali, approvata da Giovanni Paolo II, si distingue tra la tendenza omosessuale e gli atti omosessuali. La tendenza o inclinazione omosessuale, finché non si manifesta in atti, non è in sé peccato anche se rimane un'inclinazione verso un comportamento intrinsecamente disordinato. 26 dicembre 1993 Inaugura l'Anno internazionale della famiglia. Definisce la famiglia la cellula fondamentale della società. Il sacramento del matrimonio, dice nella Familiaris consortio, "nella sua profonda natura è la proclamazione, nella Chiesa, della Buona Novella sull'amore coniugale". 28 gennaio 2002 Si scaglia contro il divorzio. Dichiara l’indissolubilità del matrimonio. Condanna le unioni omosessuali. Gennaio 2003 In occasione della IV Giornata mondiale della famiglia, a Manila, afferma che la famiglia fondata sul matrimonio è patrimonio dell'umanità. E' un bene grande e necessario per la vita e lo sviluppo dei popoli. E' il luogo in cui l'uomo, immagine di Dio, si forma, perciò è indispensabile per una vera ecologia umana. 2005 Nel libro Memoria e identità si oppone al riconoscimento delle unioni omossessuali come forma alternativa di famiglia che ha anche il diritto di adozione. Parla di "gravi forme di violazione della Legge di Dio" che operano contro l’uomo e la famiglia. 11 febbraio 1985 Con il Motu Proprio Dolentium Hominum istituisce la Pontificia Commissione per la pastorale degli Operatori Sanitari, che nel 1988 con la Costituzione apostolica Pastor Bonus diverrà il Pontificio Consiglio per la pastorale degli Operatori Sanitari. Il suo compito è promuovere e stimolare la formazione e il lavoro in campo sanitario delle Organizzazioni Internazionali Cattoliche (O.I.C.) e delle altre associazioni mediche. Agosto 2000 Interviene al 18° Congresso internazionale della Società dei Trapianti. Condanna la clonazione degli embrioni umani anche se allo scopo di ottenere organi da trapiantare, e suggerisce il ricorso a cellule staminali prelevate da organismi adulti. La manipolazione e la distruzione degli embrioni è moralmente inaccettabile e contraria alla dignità dell'uomo. 23 marzo 2003 Interviene al Congresso dell'Organizzazione mondiale di Gastroenterologia affermando che l'accanimento terapeutico è inutile e dannoso. Al contrario, uno dei compiti del medico è di far accettare serenamente al malato il naturale concludersi della sua vita. 11 febbraio 2004 Giornata del Malato: oppone un netto rifiuto a qualsiasi ipotesi di eutanasia. La sofferenza umana va considerata come una prova e come un richiamo a praticare l'amore misericordioso. 2005 Afferma che l'embrione è soggetto identico all'uomo nascituro e all'uomo nato che se ne sviluppa. Perciò nulla che ne leda l'integrità e la dignità è eticamente accettabile. Da qui il rifiuto nei confronti di una ricerca che riduce l'embrione a strumento di laboratorio. 1980 Condanna per la prima volta la contraccezione, l'aborto procurato e la sterilizzazione perché attentano alla vita, dono di Dio. L'uso dei metodi contraccettivi è condannato anche tra i coniugi poiché impedisce la donazione totale dell'uno all'altra e comporta il rifiuto all'apertura della vita. Il Pontefice e la Chiesa raccomandano invece l'astinenza sessuale al di fuori del matrimonio evitando così l'impiego di profilattici e il ricorso ai periodi di infecondità tra i coniugi per il controllo delle nascite. 25 marzo 1995 Con l'enciclica Evangelium vitae, condanna esplicitamente tutto ciò che è contro la vita: omicidio, genocidio, aborto, eutanasia, suicidio. Si oppone a ogni azione che offende la dignità umana e viola l'integrità della persona umana, come mutilazioni, torture fisiche e psicologiche. 2005 Nel libro Memoria e identità parla dell'aborto come di un nuovo Olocausto. LE FOTO CHE MI HANNO EMOZIONATO DI PIù... quelle che mostrano il dolore e lo sforzo con il quale cercava di trasmetterci ancora il suo amore in quest'ultimo periodo e la foto che mostra la sua tenerezza!
"Avete il pennello, avete i colori, dipingete voi il paradiso e poi entrateci".
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