Nick: mokambo Oggetto: Liverpool-juve 20 anni dopo Data: 4/4/2005 21.27.2 Visite: 78
CORRIERE DELLA SERA La storia la conosciamo tutti. È la cronaca che ci sfugge. … La storia la conosciamo tutti. È la cronaca che ci sfugge. Liverpool-Juventus vent’anni prima. Mercoledì 29 maggio 1985, a Bruxelles, in una serata molto calda, che rese bollenti le teste degli inglesi, si consumò la tragedia della curva Z dello stadio Heysel: una carica degli hooligans provocò la fuga dei sostenitori della Juventus, gente normale, famiglie, non ultrà. Qualcuno aveva mischiato, criminalmente, le due tifoserie: agenti di viaggio, capi tifosi, autorità belghe, dirigenti Uefa, polizia (ce n’era pochissima nella curva Z). Trentanove esseri umani (32 erano italiani) persero la vita: nessuno in conseguenza di ferite inferte dai loro assalitori, ma tutti schiacciati dal tentativo di fuga, in uno stadio vecchio, senza uscite sufficienti, senza controllo. La partita si giocò comunque e divenne una farsa. I giocatori della Juventus fecero addirittura il giro d’onore con la Coppa, poi dissero che non li avevano informati, che era per calmare la gente. Forse è vero, forse no. Liverpool-Juventus, 20 anni dopo: il regalo del sorteggio dei quarti di Champions League. Primo incrocio da allora. I bianconeri di ora sono tutti contenti di aver pescato i Reds (Del Piero e Capello l’avevano previsto), quelli di ieri parlano di «ferite ancora aperte» (P. Rossi), ma col tono di chi sta raccontando una storia. Nick Parry amministratore delegato del Liverpool, pensa di organizzare «qualcosa»: «Quella tragedia è molto presente nella memoria dei nostri tifosi, dobbiamo sfruttare la partita per cercare di dimenticare». Fabio Capello ha detto la cosa più sincera: «Ci sarà un pensiero per le vittime». Uno, poi lo show deve proseguire. L’ Équipe , il giorno dopo la strage, fece il più bel titolo della mazzetta: «Le football assassiné». Bello, ma ingenuo: da allora il football l’hanno ucciso in mille altri modi. L’ Osservatore Romano scrisse il più bel commento: «L’uomo è stato tremendamente offeso anche dopo che i tanti Caino sparsi sulle gradinate lo avevano ammazzato. Per calmare i Caino non si è rispettato il sangue degli Abele: si è giocato mentre i morti erano ancora lì scomposti nella violenza appena subita. Si è tifato, si è gioito in una giornata in cui tutti e tutto sono stati sconfitti» (dal libro di Caremani). L’Heysel commuove, ma poi prevale l’interesse di parte. Con un difficile equilibrismo si vogliono ricordare i 39 morti, ma anche accreditare come sportivamente ineccepibile quello che accadde dopo. Per quelli che pensano che prima c’era lo stile Juve e adesso non c’è più, ecco la testimonianza di Otello Lorentini, presidente dell’associazione italiana delle vittime: «Giampiero Boniperti, tre giorni dopo la strage, disse che si doveva mettere una pietra sopra l’accaduto. La Juve voleva stendere un velo sui fatti dell’Heysel» . «Questa società non c’entra nulla, con l’altra» si è sentito rispondere qualche settimana fa un giornalista straniero che aveva telefonato alla sede della Juve cercando recapiti dei parenti delle vittime. Dell’Heysel se ne farebbe a meno, ma per la scocciatura. Alla fine, comunque, tutti arrivano dal signor Otello, 80 anni, che quella notte ha perso suo figlio Roberto, giovane medico, padre di due figli, insignito della medaglia d’argento al valor civile: poteva salvarsi, si fermò a prestare soccorso e venne travolto. L’Heysel chiuse per 11 mesi. Lo riaprirono il 23 aprile ’86 (Belgio-Bulgaria). Cambiarono nome alla curva Z: Settore Z, poi Curva Nord, poi Settore Nord I. Infine buttarono giù lo stadio e ne fecero un altro, intitolato a Re Baldovino. Il 14 giugno 2000, in occasione di Belgio-Italia agli Europei, Dino Zoff, con una delegazione azzurra, depose un mazzo di fiori davanti alla lapide che ricorda la strage: l’altoparlante dello stadio sparava musica rock. Una certa distrazione resta caratteristica dei belgi. Tre gradi di giudizio cercarono di attribuire le responsabiltà. Risultato: condannati 13 hooligans (cinque anni con la condizionale), il capitano della gendarmeria Johan Mahieu (tre mesi con la condizionale), il presidente della Federcalcio belga Albert Roosens (sei mesi con la condizionale), il segretario generale dell’Uefa Hans Bangerter (tre mesi con la condizionale e 30 mila franchi, 500 euro di multa). Neanche sfiorati i principali responsabili, il presidente dell’Uefa, il sindaco di Bruxelles, il ministro degli Interni belga. Però almeno la sentenza ha fatto giurisprudenza: prima l’Uefa arrivava, incassava (l’83 per cento in quel caso) e spariva: ora è ritenuta responsabile degli eventi col proprio marchio. Infatti sta più attenta. Adesso, a Liverpool-Juventus, non succederà nulla. La storia ha già dato. È la cronaca che ci perseguita. Il Giornale: "Invoca perdono oggi Terry Wilson,38 anni. Uno dei 14 tifosi inglesi condannati per quanto accaduto la sera del 29 Maggio 1985. In questo fine settimana è stato anche in Italia per incontrare Otello lorentini,fondatore dell'Associazione delle vittime dell'Heysel(tra cui vi fu anche il figlio medico 31enne morto,travolto dalla folla, mentre praticava la respirazione bocca a bocca a bambino esanime). "Son dispiaciuto e chiedo scusa.Io ho sofferto solo 9 mesi(quelli passati in carcere dei 5 anni di condanna),loro(i parenti delle vittime) soffrono da venti anni. DA TGCOM: 20 anni dopo la strage dell'Heysel Liverpool e Juve si trovano di nuovo di fronte, e la gara di martedì è l'occasione ideale per ricordare le vittime di quella tragedia. Molti saranno i gesti in memoria dei caduti: Ian Rush e Michel Platini esporranno a centrocampo uno striscione con i nomi delle 39 vittime e i giocatori indosseranno un braccialetto che sarà regalato anche agli spettatori, con il messaggio: "Amicizia". Una tragedia che non sarà mai dimenticata. Tifoserie e giocatori di Juventus e Liverpool si apprestano a ricordare nel modo più opportuno i caduti di una delle stragi più assurde della storia della sport, quella del 29 maggio 1985, quando in occasione della finale di Coppa dei Campioni allo stadio Heysel di Bruxelles morirono 39 persone, molti dei quali tifosi italiani. Il primo incontro da allora tra le due squadre, in programma martedì ad Anfield Road, sarà segnato da una serie di gesti e cerimonie per ricordare quanto accaduto in quella triste serata. Per la gara, prima della quale verrà osservato un minuto di silenzio, è stato creato un logo particolare con una mano rossa e una bianconera che si stringono. A tutti i tifosi sarà invece regalato un braccialetto, con un messaggio molto chiaro consegnato alla scritta sul bracciale: "amicizia friendship". Sarà il simbolo del legame che unisce le due società nel ricordo delle vittime. Lo stesso braccialetto sarà indossato anche dai calciatori delle due squadre. Ian Rush e Michel Platini esporranno a centrocampo uno striscione con i nomi delle 39 vittime: affinchè nessuno mai dimentichi. I tifosi del Liverpool solleveranno, dalla loro curva, le tessere di un grande mosaico che, vicine tra loro, comporranno la scritta "amicizia". "Ciò che successe vent'anni non potrà mai essere dimenticato - ha detto Rush - resterà per sempre nella nostra memoria. Quella dell'Heysel fu l'unica partita, e ne ho giocate a migliaia, della quale non mi interessava il risultato. Volevo solo che quella serata si chiudesse prima possibili". CIOE', DOPO 20 ANNI DOVE NON SI E'FATTO ALTRO (cominciando dalla juve) CHE DIMENTICARE, RICORDANDO QUASI MAI QUEI MORTI, ADESSO FARANNO QUESTA GRANDE GIORNATA DEL RICORDO E DELL'"AMICIZIA", SOLTANTO PERCHE'L'URNA DELLA CHAMPIONS LEAGUE HA MESSO DOPO 20 ANNI DI NUOVO CONTRO LIVERPOOL E JUVENTUS, 20 ANNI IN CUI I GIOCATORI DELLA JUVENTUS NON HANNO FATTO ALTRO, PER GIUSTIFICARE LE ESULTANZE, CHE DIRE "NON SAPEVAMO DEI MORTI" "ERA PER FAR MANTENERE LA CALMA". 20 ANNI IN CUI LA SOCIETA'JUVENTUS (SI VEDE DAGLI ARTICOLI CHE HO RIPORTATO) NON HA FATTO UN EMERITO CAZZO... ...I TIFOSI DELLA JUVENTUS DOVREBBERO ANDARE A LIVERPOOL E FESTEGGIARE LA GIORNATA DELL'AMICIZIA CON CHI HA CONTRIBUITO AD AMMAZZARGLI 32 PERSONE??? IO SINCERAMENTE SPERO (MA PURTROPPO I GOBBI NON CREDO SIANO CAPACI) CHE FACCIANO DI TUTTO PER ANDARE CONTRO A QUESTA GIORNATA SENSA SENZO...QUESTO NON E'RICORDO!!!
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