Nick: Buendia Oggetto: e adesso Data: 4/4/2005 22.2.29 Visite: 92
e adesso vado. vado. non conta il dove nè il perchè nè il per quanto. conta che io vado, che tu rimani, che venga il sole sul tuo cuscino se domani ci allunghi una mano insonnolita come per cercarmi nell'abitudine. non conta come vado ma conta la strada che parte e non ritorna mai su se stessa. su quella strada, lungo quei passi, il tuo nome risuonerà sotto la pianta dei miei piedi finchè non metterò radici altrove. altrove, non importa, ma che sia altrove. e adesso quanto pesano le mie valige vuote, la cosa più leggera restano i miei capelli, tante volte sparsi sulla tua faccia allegra. e adesso questi capelli io lego in un nodo, impossibile da sciogliere, li lego per conservarci dentro come in un nido la tenerezza che ti ho insegnato. non è la mia voce di femmina quella che ha urlato lo stupore e lo spavento, ogni notte, ogni notte. è l'animale lacerato, la carne in sangue, le ossa passate da parte a parte. quante volte mi hai ucciso. e adesso io vado. [alè]
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