Nick: Franti Oggetto: Il Papà di Zanna Data: 7/4/2005 1.14.25 Visite: 226
Mi chiamo Andrea Michele Vincenzo Ciro Pazienza, ho ventiquattro anni, sono alto un metro e ottantasei centimetri e peso settantacinque chili. Sono nato a San Benedetto Del Tronto, mio padre è pugliese, ho un fratello e una sorella di ventidue e quindici anni. Disegno da quando avevo diciotto mesi, so disegnare qualsiasi cosa in qualunque modo. Da undici anni vivo solo. Ho fatto il liceo artistico, una decina di personali, e nel millenovecentosettantaquattro sono divenuto socio di una Galleria d'Arte a Pescara: "Convergenze", centro d'incontro e di informazione, laboratorio comune d'arte. Sempre nel millenovecentosettantaquattro sono sul Bolaffi. Dal millenovecentosettantacinque vivo a Bologna. Sono stato tesserato dal millenovecentosettantuno al millenovecentosettantatre ai marxisti-leninisti. Sono miope, ho un leggero strabismo, qualche molare cariato e mai curato. Fumo pochissimo. Mi rado ogni tre giorni, mi lavo spessissimo i capelli e d'inverno porto sempre i guanti. Ho la patente da sei anni ma non ho una macchina. Quando mi serve, uso quella di mia madre, una Renault Cinque Verde. Dal millenovecentosettantasei pubblico su alcune riviste. Disegno poco e controvoglia. Sono comproprietario del mensile "Frigidaire". Mio padre, anche lui svogliatissimo, è il più notevole acquarellista ch'io conosca. Io sono il più bravo disegnatore vivente. Amo gli animale, ma non sopporto di accudirli. Morirò il sei gennaio millenovecentoottantaquattro. Mi sembra di vedere mio fratello che aveva un grattacielo nel Perù, voleva arrivare fino in cielo e il grattacielo adesso non l'ha più. Fin che la barca va, lasciala andare fin che la barca va, tu non remare, fin che la barca va, stai a guardare quando l'amore viene il campanello suonerà zum zum! |