Nick: insize Oggetto: LA LORO GIUSTIZIA Data: 12/4/2005 17.43.52 Visite: 59
Alla società biancoceleste 25 mila euro di ammenda e l'ultimatum. La Figc apre un'indagine sul comportamento di Lucarelli e Di Canio. Striscioni nazisti allo stadio solo diffida e multa per la Lazio. La Ternana dovrà pagare 30 mila euro dopo gli incidenti di Perugia MILANO - Venticinquemila euro di ammenda con diffida alla Lazio, 30 mila con diffida alla Ternana. Queste le sanzioni inflitte dal giudice sportivo in relazione agli episodi avvenuti domenica scorsa. Tecnicamente significa che da oggi le due società sono sorvegliate speciali: al minimo sgarro scatterà la squalifica del campo. Finiscono nel mirino della Figc anche Lucarelli e Di Canio sui quali sono stati aperti due fascicoli. Quella del giudice sportivo è una sentenza più lieve di quanto ci si attendeva, specialmente dopo le durissime parole del ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu che, dopo gli scontri tra tifosi e forze dell'ordine, ieri ha minacciato di far chiudere gli stadi. E oggi il capo del Viminale ha convocato d'urgenza l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive "per un esame collegiale degli episodi di violenza che hanno caratterizzato l'ultima giornata del campionato". Un altro passo che si aggiunge all'ultimatum di ieri rivolto non solo ai tifosi violenti, ma a tutto il mondo del calcio e alle società alle quali il ministro ha chiesto "un contributo rigoroso e determinato" così come lo aveva chiesto alla giustizia sportiva. Ma il giudice ha tenuto conto di alcune attenuanti. La Lazio è stata multata per apologia di nazismo, ma la politica di prevenzione del club e la dissociazione di gran parte del pubblico hanno evitato la squalifica del campo. Resta la gravità del reato. Come si legge nel comunicato, l'esibizione di "bandiere contenenti simboli apologetici del nazismo, evocativi di violenza e di discriminazione razziale, per tutto il corso della gara". "Sia nel primo che nel secondo tempo", inoltre, sono stati esposti, "striscioni inneggianti al regime fascista, evocativi quindi anch'essi di violenza e discriminazione razziale". Durante la partita, infine, sono comparsi anche "striscioni di tenore offensivo per la società ed i tifosi avversari". Chi si attendeva un provvedimento più duro nei confronti della società biancoceleste già da ieri aveva incominicato a disilludersi. Fonti societarie avevano lasciato capire di non attendersi né una squalifica del campo né una serie di partite a porte chiuse. Certo, la società di Lotito temeva una maximulta, almeno 100 mila euro, invece è stata graziata anche in questo. Nessuna attenuante invece per quanto accaduto a Perugia, durante il derby dell'Umbria, quando i sostenitori della Ternana, secondo il giudice sportivo, hanno attaccato con un pericoloso lancio di razzi sia le forze dell'ordine sia i sostenitori avversari in numerose occasioni (10 si legge nel dispositivo) cominciando già prima dell'inizio della gara quando un razzo aveva colpito uno spettatore peraltro senza gravi conseguenze. Un altro fronte di indagini è stato aperto dalla Figc che vuole fare chiarezza sul comportamento di Paolo Di Canio e di Cristiano Lucarelli. In particolare, per quanto riguarda l'attaccante della Lazio, è al vaglio l'atteggiamento assunto a fine gara. Di Canio è andato verso la curva nord e dopo aver lanciato la maglia, ha salutato con un braccio alzato, un gesto che a molti ha ricordato il saluto romano fatto dopo il derby e per il quale il giocatore è stato sanzionato. Per il giocatore del Livorno, l'Ufficio indagini dovrà fare luce sull'episodio del pullman affittato da Lucarelli per far rientrare i tifosi toscani dopo la partita. Esiste infatti una norma che vieta rapporti tra tesserati e tifoserie. Nella seduta di oggi il giudice sportivo doveva occuparsi anche degli incidenti provocati dai sostenitori del Messina a Palermo in particolare verso le forze dell'ordine durante l'intervallo del derby siciliano. Maurizio Laudi ha ritenuto di dover acquisire "un più dettagliato resoconto dei fatti" e si è quindi riservato la decisione. Infine due giornate di squalifica sono state comminate al giocatore della Roma Cufrè dopo il ricorso alla prova tv. Il giocatore romanista "aveva colpito con la mano destra a pugno chiuso Di Michele" nel corso di Udinese-Roma giocata domenica. (12 aprile 2005) Per i livornesi 24 di sequestro in alcune questure di Roma con abbondanti dosi di cariche e manganelli, per i laziali 25 mila euro di ammenda; e le leggi sull'apologia di fascismo?? ahh si, non ricordavo ma siamo in Italia dove la costituzione è carta straccia e si abbonda di dissociati revisionisti. FINO ALL'ULTIMO BANDITO
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