Nick: `Luk4s` Oggetto: Una giornata qualunque Data: 24/2/2003 12.33.14 Visite: 39
Legami il braccio destro, vai... fai pure... cosicchè io non possa più brandire i miei concetti con la penna. Se troverò altre forme disperate di espressione scenderò a patti con la realtà, sarò mutilato ma guerriero. Legami il braccio sinistro, cosicchè non possa esprimermi neanche col bastone. Cosicchè non possa abbracciarti, visto che ti imbarazzi, cosicchè non possa applaudire i tuoi spettacolini da tre soldi con la falsità di cui mi tacci. Legami la gamba destra, cosìcchè non possa correre via da te. Non potrò fuggire semmai, ma allontanarmi sì. Interporrò una distanza non misurabile, ed erigerò una fortezza di sguardi blindati. Ti sentirai sola, ti farò sentire dannata. E legami la gamba sinistra. In ginocchio, così, ti sentirai una principessa cattiva, e dimentichi che prima ti facevo regina, perchè io sapevo essere per te paggio, re e giullare. Posso ancora gridare, e respirare, e far pulsare questo pezzo di viscere che si chiama cuore. E legami le dita, una per una... non sarai più accusata di niente, e non potrò grattarmi quando i tuoi ragionamenti mi daranno l'orticaria. Quando mi stuzzicherai da demonessa non avrò alcuna croce da opporti, niente di niente. E legami gli occhi, restringi il mio angolo di visuale, fa che non possa difendermi senza il tuo aiuto. Fa che diventi gretto, come un mulo ribelle. Mi imbottirai di bromuro, pure... ma io ci vedo lo stesso, perchè posso girare la mia testa, e rotolare, e bruciarti la coscienza con tre parole ben assestate. E legami la lingua, amore... visto che riuscivo ancora a sedurti. Ora sono assolutamente non appetibile, per te e le altre. E ne sei fiera. Ma parlo uguale, parlo di stomaco, e parlo di noi, e parlo di questa maledetta fine. La peggiore. E legami il pene, cosìcchè la mia vescica possa esplodere in un tonfo; dimenticherò il sesso, ma non ti avrei tradito lo stesso. Non si tradisce chi è spia già da molto tempo. E' legittima difesa ferire chi sta tramando per buttarti già dalla finestra con la scusa di mostrarti il panorama. E legami il collo, il mio respiro si fa affanno, e poi rantolo, e poi nulla. ------------------------------------------------------- Scese giù per le scale dicendo "Ora sì tesoro, che ti amo davvero. Scendo giù, faccio la spesa e ti preparo qualcosa di buono, magari di afrodisiaco". Non ci misi molto a decollare via dalla finestra, come un salame volante, o meglio, un dirigibile bagnato di rabbia. La mia fortuna: non mi aveva legato le ali. La mia tristezza: non sapeva che le avessi. Lukas. |