Nick: Viola' Oggetto: Circolo chiuso- J.Coe Data: 15/4/2005 17.52.58 Visite: 81
"Circolo chiuso" è la continuazione di "la banda dei brocchi", uscito nel 2001. Sono stata sempre un po’ perplessa su Jonathan Coe, nel senso che mi è piaciuto molto "l’amore non guasta", così così "la famiglia Winshaw", poco "la casa del sonno". E quest’ultimo non mi è piaciuto granchè, decisamente meglio "la banda dei brocchi". Forse perché in "circolo chiuso" i personaggi adesso sono quarantenni che vivono nel blairismo, tutt’altra cosa rispetto ai ragazzini del 1973 di "la banda dei brocchi". Ci sono ancora Ben, Paul, Doug, Claire, Phil e gli altri evocati anche solo come ricordo. Però stavolta l’attenzione dello scrittore è quasi esclusivamente su Ben, il fallito, il sognatore, e su Paul il pragmatico, l’ambizioso. Gli altri sono ridotti a semplice sfondo, anche Claire che concluderà la sua ricerca sulla scomparsa della sorella Miriam in modo francamente troppo "romanzesco" (per non parlare dell'espediente della figlia che scopre il vero padre,soap opera pura). C’è nel libro una presa di posizione ferma e decisa contro la guerra in irak e una critica al vetriolo sulla politica di Blair, insomma non si può dire che Coe la mandi a dire. Però dà l’impressione di essere molto più a suo agio nel descrivere l’adolescenza che l’età adulta. E questo mi sembra un limite non da poco.
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