Nick: kikko82 Oggetto: ..un pò di storia nostra!... Data: 18/4/2005 13.14.4 Visite: 82
… "Sappiate Generale Borjès che per noi nessuno scrittore sprecherà inchiostro o carta, i nostri malanni, la nostra miseria, gli abusi, l’ingiustizia che ci fanno, nessuno le scriverà, mentre saranno chiamati sommi scrittori quelli che ci disprezzano chiamandoci plebaglia miserabile…" (Carmine Donatelli detto Crocco)
Anzi, su quelle poche pagine, scritte dai vincitori, ogni qualvolta si è parlato di loro si sono usati dispregiativi come briganti, masnadieri, criminali, assassini! E invece erano solo dei poveri cafoni che spesso non sapevano né leggere e né scrivere, che non sapevano indicare con il dito, casomai qualcuno glielo avesse richiesto, da che parte si trovasse Torino, Roma, Napoli! Nemici dello Stato chiamarono questi ragazzi che a volte avevano meno di vent’anni; che non avevano sognato altro, fino a quel tragico 1860, se non di continuare a fare il mestiere dei loro genitori, di zappare la terra e di pascolare le greggi. Ma all’improvviso si trovarono travolti in una Storia più grande di loro e dalla mannaia malvagia di questa Storia ne ebbero mozzata la testa e spenta la loro giovane vita. Ma più che i proclami parlano, nella loro crudezza, i numeri: · Guerriglieri caduti in Combattimento: 155.620 · Fucilati o morti in Carcere: 120.327 · Condannati alla Detenzione: 325.283 · Condannati all’Ergastolo: 12.431. Oltre a migliaia e migliaia, forse centinaia di migliaia di persone morte di stenti, di sofferenze, di malattie. Migliaia di persone sparite nel nulla, inghiottite dalla terra, dai boschi, morti affogati nei fiumi, annegati in mare nel disperato tentativo di fuggire da quel loro triste destino. Quanti furono? Ah! Se i numeri stavolta potessero bastare a contenere la tragedia di un popolo! Nel 1860 il Regno delle due Sicilie contava circa 9 milioni di persone; nel 1890 ne contava meno di 6 milioni! Mancavano all’appello oltre 3 milioni di persone. L’olocausto di casa nostra! Durò oltre dieci anni la guerra civile del popolo meridionale, molti di più delle misere righe che occupa il fenomeno del brigantaggio sui nostri libri di Storia; allo sterminio di un popolo seguì l’ostracismo sistematico di una cultura. E fu così che i discendenti della Magna Grecia diventarono Terroni! In Italia da 140 anni il Meridione è declassato a livello di colonia (vedi burocrazia, mafia, camorra, n'drangheta, corona unita, immondizia, disfunzioni in tutti i campi soprattutto enti statali e parastatali) perchè leggi e uomini sono stati creati per mantenere i Meridionali solo come consumatori dei prodotti del nord e forza lavoro. HANNO SCRITTO: Finiamola di definirci i "buoni" d'europa, e nessuno dei nostri fratelli del Nord venga a lamentarsi delle stragi naziste. Le SS del 1860 e degli anni successivi si chimarono, almeno per gli abitanti dell' ex REGNO DELLE DUE SICILIE, Piemontesi. Percio' smettiamola di sbarrare gli occhi, di spalancare all'urlo le bocche, a deprecare violenze altrui in questo e in altri continenti. Ci bastino le nostre, per sentire un solo brivido di pudore. Noi abbiamo saputo fare di piu' e peggio. Carlo Alianello Lo stato Italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l' Italia MERIDIONALE e le isole, croceffiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri del SUD che gli scrittori salariati e venduti (ancora oggi) tentarono di infamare col marchio di BRIGANTI. Antonio Gramsci L'ex REGNO DELLE DUE SICILIE sano' il passivo di centinaia di milioni di lire del debito pubblico della nuova Italia e per tutta ricompensa il MERIDIONE oppresso dal severissimo sistema fiscale SAVOIARDO, fu declassato quasi a livello di colonia. Vittorio Gleijeses (...) La guerra (INVASIONE SENZA NEMMENO DICHIARAZIONE DI GUERRA) contro il Brigantaggio insorto contro lo stato unitario ci costo' piu' morti di tutte quelle del Risorgimento (...) Abbiamo sempre vissuto su dei falsi: il falso di un Risorgimento che somiglia ben poco a quello che ci danno da studiare a scuola (...) Indro Montanelli Da:BRIGANTI & PARTIGIANI di: Barone Ciano Pagano Romano. Giuseppe Garibaldi: da una lettera ad Adelaide Cairoli del 1868 "Gli oltraggi subiti dalle popolazioni Meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante cio' non rifarei oggi la via dell' Italia MERIDIONALE, temendo di essere preso a sassate, essendosi cola' cagionato solo squallore e suscitato solo odio".
Onore a chi ha dato la propria vita per la propria terra e per avere la propria libertà, che siano d’esempio a tutti noi del Sud, facciamo valere i nostri diritti…i briganti non son mai morti! Brigante se more Ammo pusato chitarre e tammuro pecchè sta musica s'adda cagnà simmo briganti e nun tenimmo paura e cu 'a scuppetta vulimmo cantà E mò cantammo 'sta nova canzone: tutta la gente se l'adda 'mparà; nuie cumbattimmo p''o Rre Burbone 'a terra è 'a nosta e nun s'adda tuccà. Tutt'e paise d''a Baselecata se sò scetate e vonno luttà; pure' a Calabria mò s'è arrevutata e 'stu nemico 'o facimmo tremmà Chi ha visto 'o lupo e s'è miso paura nun sape buono qual è 'a verità: 'o vero lupo ca magna 'e ccriature è ' o piemontese ch'avimma caccià. Femmene belle ca date lu core si nu brigante vulite salvà nunn'o cercate, scurdateve ' nomme, chi 'nce fa 'a guerra nun tene pietà. Ommo se nasce, brigante se more: ma fino all'urdemo avimma sparà e si morimmo pè n'ata nazione è 'na preghiera pè 'sta libbertà
Michelina De Cesare di Cuono Gaglione "Cos'è che fa dell'uomo un uomo? Forse le sue origini? Il mondo in cui nasce? Sono le scelte che fa nella vita non come comincia a fare le cose, ma come decide di finirle". |