Nick: \\WILD Oggetto: Pierrot Data: 4/3/2003 11.19.34 Visite: 6
La maschera del Pierrot nasce come la variante del classico tipo dello zanni; al contrario dei suoi "colleghi" Arlecchino e Pulcinella si distingueva per la sua naturale onesta e per una remissiva obbedienza al padrone. La maschera nasce con il nome di Predolino, interpretata da Giovanni Pellesini, servo pacato e devoto marito di Franceschina che con ben altra moneta ripagava la fedeltà del marito, il quale non condannava la moglie per il tradimento, semmai andava alla ricerca di torti personali che in qualche modo giustificassero il suo essere trattato come uno sciocco. Questo personaggio venne interpretato anche in francia dove venne chiamato Pierrot ed ebbe un gran successo a livello internazionale. Originariamente, questa maschera, vestita alla maniera degli zanni con una giacca bianca indossata sopra ampi pantaloni grigi o bianchi e un cappello di feltro, questa maschera ebbe dall’inizio il volto pesantemente infarinato quasi a farne spiccare il pallore spettrale. In Francia, Pierrot vestì diversamente; giacca e pantaloni divennero entrambi bianchi, sulla giacca comparvero bottoni rivestiti di una stoffa dello stesso colore o di velluto nero, sulla testa comparve dapprima una fusciacca annodata dietro la nuca sotto un gran cappello, poi una semplice calotta nera. E nero poteva essere, a seconda della circostanza, anche tutto il costume. Il Pierrot ebbe un’ultima trasformazione in Francia, grazie a Jean Baptiste Debuau divenne la maschera che ancora oggi ricordiamo. Con la tecnica della pantomima Pierrot acquistò un espressività travolgente, con il solo mutamento espressivo del volto poteva far ridere o piangere, divertire o commuovere. Con il suo viso lunare e inespressivo, Pierrot divenne il simbolo dell’uomo universale languido o coraggioso, pigro o sfacciato, comunque un essere misterioso, mai prevedibile al punto che se ne potè fare un delinquente o un eroe decedente. La sua incredibile arte mimica,il suo viso pallido rivissero nel personaggio cinematografico di Charlot che in sé riassunse la tragedia del XX secolo:tra gli sconvolgimenti che lo circondano, l’uomo semplice tenta di sopravvivere testimoniando, in modi ingenui ma decisi, un ideale forte di giustizia e di libertà. Fonte: www.lapiumba.com |