Nick: Viola* Oggetto: W l'Italia (si fa per dire) Data: 2/5/2005 12.27.47 Visite: 208
E così Angelo Izzo ne ha uccise altre due. Dopo i fatti del '75 al Circeo, quando lui e i suoi compagni e camerati pariolini Gianni Guido e Andrea Ghira violentarono e torturarono due ragazze e ne uccisero una (l'altra si salvò fingendosi morta), adesso ne ha violentate e uccise altre due, madre e figlia. Tempo fa parlando del delitto del Circeo Izzo aveva detto: "era una prassi consolidata nel nostro gruppo, stuprare le ragazze. Io avevo ricevuto una proposta da un fratellino, così chiamavamo i camerati compagni di stupri e rapine, che mi propose di uccidere un suo cugino". E ancora, parlando di quegli anni: "sono cresciuto in una mentalità guerriera e fascista", in una continua regressione che permettesse a lui e a quelli del suo gruppo di "ritrovare l'istinto sanguinario". Il suo gruppo, cioè quelli della "banda del drago", elemento dell' alleanza di quegli anni tra criminalità organizzata e criminalità politica di estrema destra, vale a dire la banda della Magliana e gruppi di estremisti all'esterno del MSI. In seguito Izzo confessò di avere commesso, prima del delitto del Circeo, almeno altri sette omicidi e un numero imprecisato di stupri e rapine ("espulso dal MSI entrai in ambienti extraparlamentari che mi addestrarono al terrorismo"). Dopo due anni di carcere il primo tentativo di evasione fallito. Nell'86 di nuovo, e di nuovo tentativo a vuoto. Nel '93 l'evasione riesce, ma Izzo viene fermato successivamente a Parigi con una serie di documenti falsi e dieci milioni di lire in tasca. In seguito si vanterà di avere speso nella latitanza due-tre milioni al giorno (presi dove? mistero). In seguito dirà: "lo stupro non è impotenza. Il dominio assoluto di un altro corpo diventa una droga. Si stupra, si tortura, si uccide per sentirsi padroni del destino degli altri". Questo è Angelo Izzo. E i suoi compagni camerati? Gianni Guido sconta la condanna all'ergastolo, Andrea Ghira si sottrasse all'arresto e da allora è latitante. Alcuni dicono in Sudamerica, altri giurano che se ne stia ancora a Roma. Quindi un pluriomicida pluristupratore con alle spalle tre tentativi di evasione come Izzo, ottiene la libertà vigilata "per buona condotta". Uno come Andrea Ghira non ha mai fatto un giorno di carcere, e forse vive tranquillamente a Roma. Certo che dovevano godere di protezioni davvero importanti. Certo che quell'intreccio lungo 30 anni fatto di eversione nera e criminalità, che credevamo sepolto negli anni di piombo, è tornato all'improvviso alla ribalta nel peggiore dei modi. W l'Italia. "E' bello essere vivo, non badiamoci a quello che possono dire, e a guardar bene non siamo niente di speciale, solo due come tanti che cercano di scegliere bene, seguire l'onda ma tenendo gli occhi aperti, come fate anche voi" John King |