Nick: mir Oggetto: Serata dark Data: 14/5/2005 16.24.33 Visite: 75
Ieri sono stato all'Obscure Fest alla Galleria Toledo. Qualche cazzata in merito la dovrò pur scrivere. Premetto che adesso sto scrivendo ascoltando gli Evanescence. Ci sono delle canzoni carine in "Fallen".. ma l'attenzione va inevitabilmente su di lei. La cantante dico. Lei è proprio la fine del mondo. Quella pelle bianca bianca e gli occhi chiari chiari e quella voce. Sto divagando. Arrivo lì sudatissimo (fa caldo e il posto è sulla cima di una salita quartierspagnolesca) e moderatamente dark. Nel senso che ho fatto appena in tempo a levarmi la giacca e la camicia da ufficio e ho messo su una felpa scura con un pull verde. La vergogna di qualsiasi dark che si rispetti. Lì fuori incontro gli amici che mi hanno invitato a questa manifestazione. Tutt'intorno girano tipi da anfibi neri di pelle e tipe da matita nera sugli occhi. Sono outissimo, come sempre, ma qui, forse, mi sento meno in un acquario del solito. Ho cercato nella folla una tipa come la cantante degli Evanescence, ma niente. Deve essere proprio un'eccezione. Pazienza. C'è un'ora di ritardo sul previsto per l'inizio della Fest. Ho un sonno che mi si porta via. Cerco di essere brillante nella conversazione con gli amici e con chi conosco al momento. Non so se ci riesco. Finalmente entriamo. Il dark dovrebbe essere un tipo di musica più meditativa, con sonorità fuori dalle mode commerciali. Effettivamente è così ma non sempre incontra i miei gusti. Ci sono gli Ashram e gli Argine una spanna sopra gli altri che si sono esibiti, bravi ma non li ho potuti apprezzare. La serata finisce troppo tardi e durante le ultime canzoni dormo alla grande. Appena posso saluto amici e compagnia dark e mi dirigo verso casa. Che faccio? Il borghese che si prende un taxi o il ragazzo che aspetta il bus notturno? Mentre mi dirigo verso il taxi vedo un bus che dirige veloce verso la fermata. Lo prendo. Salgo e mi butto sulla prima seggiola. Le orecchie fischiano per l'eccessivo carico di volume e per la stanchezza. Mi assopisco di nuovo. Quando riapro gli occhi siamo oltre Capodimonte, nella direzione opposta a quella di casa. Scendo e m'incammino nella direzione giusta. La notte tardi ci sono odori che non senti di giorno. Tanta immondizia, certo, questa città ne è piena. C'è però anche l'odore del Pittosporo, del Glicine e chissà di quale altra pianta che non so. Vorrei rilassarmi e vivermi questi passi nella notte. Ma il silenzio intorno attira nugoli di pensieri idioti. "Lei dove sarà?" "E la mia vita?" "E' la vita che voglio?" "Quanto manca all'estate..." "Domani.. domani" Poi arriva un bus notturno nella direzione giusta che spezza la catena di pensieri e mi riporta a casa. Riporto questi pochi stracci a casa stasera & li stendo ai tuoi piedi Povera testimonianza di un giorni di tragica tristezza & incredulità Spero che tu mi trovi male Portami a letto Fammi ubriacare (ricomponimi) [Jim Morrison] http://www.librando.net
|