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Nick: Peppos
Oggetto: Contratto con gli italiani
Data: 16/5/2005 13.10.36
Visite: 65


 


Fonte: il Mattino


 


 


 


BERLUSCONI: IL CONTRATTO CON GLI ITALIANI PER ME E' SEMPRE VALIDO


 


ROMA - Nel governo c'e' ''una minoranza anche assolutamente esile, del 6-7% rispetto al totale della coalizione, che ha un diritto di veto''. Sono parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che e' intervenuto questa mattina a sorpresa, al telefono da Arcore, ad una trasmissione di approfondimento della rete tv ''Canale Italia', che irradia da Padova in molte regioni del Nord.

''Molto e' stato fatto - ha affermato Berlusconi parlando dei risultati dell'azione di governo - nonostante la difficolta' di una coalizione nella quale non vige il principio della democrazia: cioe', dove non c'e' una maggioranza che vota ed una minoranza che si adegua, ma una minoranza che ha un diritto di veto''.

INGIUSTO RINNOVO STATALI A 111 EURO
''Io mi sono assunto quasi da solo la responsabilita' di dire no ad un contratto che stava per chiudersi e che non mi sembrava giusto chiudere''. Lo ha detto Silvio Berlusconi, durante un suo intervento al telefono con la rete Tv ''Canale Italia'', parlando della vertenza del pubblico impiego.

''Non credo che in un momento come questo in cui ci si deve preoccupare di una spesa pubblica eccessiva, di una spesa corrente eccessiva - ha aggiunto -, dovremmo andare ad incrementare quella che e' per essenza la spesa corrente, cioe' gli stipendi che si pagano agli impiegati dello Stato, di una somma, 111 euro, che e' superiore a quella che i normali cittadini ottengono dalle aziende private in cui lavorano''.

''I cittadini - ha proseguito Berlusconi - non possono dare a coloro che sono i loro dipendenti, cioe' agli impiegati pubblici, 111 euro, mentre gli stessi cittadini se ne trovano ad incassare 86 di media. Questo mi sembra che non sia corretto''.

Collegando le tematiche del rinnovo contrattuale del pubblico impiego a quelle dei conti pubblici, Berlusconi ha aggiunto che ''non e' stato creato dal nostro governo il terzo debito del mondo che abbiamo alle spalle''. 'Cosi' come - ha proseguito - non e' il nostro governo che si ritrova ad avere tre milioni e 200 mila impiegati pubblici che chiedono un incremento di stipendio superiore a quello che viene concesso agli impiegati delle aziende private''.

CAMBIARE SISTEMA ELETTORALE
''E' un difetto del nostro sistema che credo sia interesse di tutte le parti in campo cambiare''. Lo ha detto Silvio Berlusconi - parlando in diretta alla rete tv ''Canale Italia'' - riferendosi ai problemi di governabilita' prodotti dall'attuale legge elettorale. ''E' per questo - ha aggiunto - che io ho avanzato la proposta di un unico soggetto che raccolga tutti i partiti del centrodestra, sicuro che se noi ottenessimo questo risultato costringeremmo anche il centrosinistra a fare altrettanto''.

''Cosicche' la nostra democrazia - ha spiegato il premier - possa diventare davvero una democrazia compiuta con due schieramenti in campo, e dentro ciascun schieramento viga la regola della democrazia. Cioe', c'e' una maggioranza, anche magari qualificata, anche magari dei due terzi, dei tre quarti; ma quando si decide su un certo problema la maggioranza determina e la minoranza si adegua. Questo e' il futuro per un Paese che voglia veramente essere capace di farsi governare''.

SINISCALCO: ANDRO' IN PARLAMENTO PER OPERAZIONE VERITA' SUI CONTI
''Andro' domani in Parlamento per fare un'operazione verita' sui conti pubblici - annuncia il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, intervistato da REPUBBLICA.

''Diro' alle commissioni riunite di Camera e Senato come stanno le cose - assicura Siniscalco - faro' un nuovo quadro aggiornato che servira' come base per il Documento di programmazione e per la Finanziaria 2006. Questa volta non si scherza, l'Europa e soprattutto i mercati sono pronti a giudicare con molta severita' i nostri prossimi passi. E' vero, con questi dati sul Pil siamo un caso unico nel Continente e occorre un'azione di rilancio. Ma se cederemo alla tentazione di allentare le maglie del rigore, sara' una doccia scozzese''.

''Non voglio avallare una Finanziaria che in nome del rigore finisca per strozzare il Paese, per stenderlo definitivamente. Ma non voglio neppure che per rilanciare l'economia si finisca con un deficit al 6 per cento del prodotto lordo. Sarebbe una follia. (...) Ne possiamo uscire solo con una Finanziaria seria e equilibrata, che rilanci, aggiusti e non strozzi. E' arrivato il momento di rimettere la barra al centro, di rifare seriamente i conti. E soprattutto si far sapere che se non cambiamo la nostra ottica delle politiche di rilancio, l'economia andra' sempre peggio''.

''E' inutile girarci intorno, questi due trimestri consecutivi sotto zero sono un caso tutto italiano - sottolinea Siniscalco - In Europa sono preoccupati, eppure venerdi' e sabato ho trovato un grande rispetto per noi e una sincera fiducia nel fatto che ce la faremo a uscire da queste secche. E pero' ci mandano anche dire che non e' il momento di scherzare. E poi fosse solo un problema europeo... (...) Siamo sempre nel mirino dei mercati, non dimentichiamocelo. E' questa una delle mie piu' forti preoccupazioni. (...) La manovra sull'Irap la faremo sicuramente, e la faremo anche per decreto subito, perche' solo tagliando oggi, lo sgravio potra' avere effetto nel 2006'', conclude il ministro dell'Economia.

LA MANOVRA IRAP PER DECRETO SUBITO
''La manovra sull'Irap la faremo sicuramente, e la faremo anche per decreto subito, perche' solo tagliando oggi, lo sgravio potra' avere effetto nel 2006''. E' quanto ha detto il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, a La Repubblica.

Siniscalco ha tuttavia rassicurato che ''non faremo strappi con Bruxelles e con l'Ecofin''. ''Non voglio avallare una finanziaria che finisca per strozzare il paese, per stenderlo definitivamente -ha detto il ministro-. Ma non voglio neppure che per rilanciare l'economia si finisca con un deficit che ci porti fuori dal Patto di stabilita'''.

IL PIL UN CASO TUTTO ITALIANO, MA L'EUROPA CI DA' FIDUCIA
''E' inutile girarci intorno, questi due trimestri consecutivi sotto zero sono un caso tutto italiano. In Europa sono preoccupati, eppure venerdi' e sabato ho trovato un grande rispetto per noi e una sincera fiducia nel fatto che ce la faremo a uscire da queste secche''. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, a La Repubblica.

''E pero' - prosegue il ministro - ci mandano a dire anche che non e' il momento di scherzare''.


 


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16/05/2005 12:45


Gli eroi si ricordano, i miti non muoiono mai.



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Contratto con gli italiani   16/5/2005 13.10.36 (64 visite)   Peppos
   ahee nn hai capito!   16/5/2005 13.20.30 (16 visite)   DOCET
      re:ahee nn hai capito!   16/5/2005 13.29.9 (14 visite)   `ReVaN`
   X PEPPOS o chi per esso   16/5/2005 14.47.5 (11 visite)   DIEGO800 (ultimo)

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