Nick: rumEper^ Oggetto: Quelli del Paese normale Data: 17/5/2005 15.1.59 Visite: 96
Quelli del Paese normale Ricordate lo slogan usato da Massimo D'Alema qualche anno fa quando auspicava che l'Italia divenisse un Paese normale? C'è da chiedersi se sia dello stesso avviso oggi che il centrosinistra ha la strada spianata per Palazzo Chigi e governa già su quasi tutto il territorio nazionale vincendo a mani basse tutte le elezioni amministrative. Ebbene, basta vedere come amministrano le realtà locali per comprendere cosa intendono per "normalità". Napoli e la Campania, una roccaforte divenuta inviolabile per il centrosinistra, sguazza nel suo mare di rifiuti "normali" e rigorosamente non differenziati; il crimine prospera, uscire la sera significa rischiare nella migliore delle ipotesi una rapina; i turisti si godono la visione del meraviglioso golfo di che la natura ci ha donato e quella dei derelitti che affollano le strade del centro nei pressi degli alberghi. Probabilmente la normalità della sinistra è rappresentata da gente come Nunzio D'Erme che, dall'alto del suo incarico al Comune di Roma, pensa bene di inondare le strade della capitale di letame, diffondendo la sua essenza col solo intento di protestare contro l'odiato nemico politico che è al Governo. O forse è la normalità in salsa bolognese, quella di Cofferati che, svestiti i panni di segretario della Cgil, nella sua nuova funzione di sindaco vuol ridiscutere gli accordi che il suo predecessore, Guazzaloca, prese con i sindacati per i premi di produzione dei dipendenti comunali del 2004. Penserete che da buon vecchio sindacalista la sua revisione vuol essere al rialzo, ma la realtà è a dir poco stupefacente: vuol tagliare i premi del 30% per mancanza di fondi e manda a dire ai sindacati, che sconcertati gli hanno richiesto un incontro, che li riceverà non appena ne avrà il tempo. Ma si sa che a sinistra ai diritti dei lavoratori ci tengono veramente tanto, un po' meno quando sono al governo e gli si chiede di riconoscergli un salario adeguato. Son stati così bravi a introdurre la flessibilità nei rapporti di lavoro che oggi si fanno i portabandiera della guerra al lavoro precario figlio di quegli stessi strumenti. All'opposizione invitano i sindacati alle barricate per l'aumento agli statali che il Governo sta trattando in questi mesi e che oscilla tra i 90 e i 100 euro al mese, quando da governanti furono capaci di riconoscere un aumento di ben 18.000 lire ai dipendenti di pubblica sicurezza, pari alla bellezza di poco più di 9 euro. Probabilmente sarà proprio questo che intendono per normalità a sinistra. Raffaele Orzetti |