Nick: harding Oggetto: 1991-2003 Data: 18/3/2003 22.8.18 Visite: 33
Il '91 fu un anno così così. Anzi, a dirla proprio tutta, fu un anno di merda. Il mio primo vero amore mi lasciò per un altro, mio padre perse il posto di lavoro e mia madre entrò per la prima volta nella clinica psichiatrica. Alla tivvù dei tipi mi volevano convincere che la guerra contro un paese lontanissimo fosse equa e giusta. La portiera mi disse che aveva fatto provviste per un mese perchè "non si sapeva mai" mentre tutti parlavano di "risoluzioni" e rimanevano affascinati dagli spettacoli pirotecnici dell'ubiqua CNN live. Bagliori da incubo ripresi da quel dannato albergo da mille e una notte che nessuno toccava. Peter Arnett era l'eroe verso sera di una guerra che si gustava in orario pasti. Cocciolone col suo faccione tumefatto ci ricordò immediatamente che gli italiani possono anche vincere un mondiale di calcio ma che avrebbero perso qualsiasi guerra in cui si fossero cimentati. A me, sinceramente, non me ne fregava niente e le telefonavo per sapere come viveva questa situazione di tensione. Minchia era felice. Le parole di comprensione per me e per il mondo in deflagrazione non dissimulavano il suo stato di ritrovata passione. Di leggerezza da vero innamoramento. Ero io ad aver bisogno di una bomba. Giusto dritto al centro del cervello e cancellare quello ed ogni momento futuro. Uomini con i baffi si arrendevano ogni giorno ad uomini che credevano di far giustizia. Lasciarono un conto aperto. Oggi qualcuno se n'è ricordato. Io ho imparato dal dolore non è poi così difficile. |