Nick: Bukowski7 Oggetto: Graffiti is not a crime -part2 Data: 24/5/2005 22.9.43 Visite: 136
Atroce notizia...(del 12 maggio)... ---------------------------- GRAFFITARI, OPERAZIONE POLFER SVELA MONDO UNDERGROUND...DANNI PER 100 MILA EURO, DENUNCIATE 'FIRME' STORICHE DI WRITERS (ANSA) - GENOVA, 12 MAG - Tre capi storici di gruppi di "graffitari" di treni sono stati denunciati per danneggiamento aggravato dalla Polfer di Genova. Due di loro, i nomi d'arte sono "Blef" e "Sherif", sono considerati i leader del gruppo ligure "PDB crew", noto a livello nazionale nell'ambiente underground, che nell'ultimo triennio avrebbe provocato danni ai vagoni dei convogli ferroviari stimati in oltre 100 mila euro. In particolare ''Sherif'', sanremese di 34 anni - secondo quanto spiegato stamani in una conferenza stampa dal dirigente della Polfer del capoluogo ligure Salvatore Genova - e' un affermato grafico pubblicitario, mentre ''Blef'', 29 anni, originario del basso Piemonte ma residente nel capoluogo ligure, e' un impiegato pubblico, con precedenti penali specifici. Il terzo denunciato, 'Syre', genovese di 29 anni, e' invece un promettente allievo ''del movimento unito nel nome del writing'', che in Liguria conta - secondo le stime degli investigatori - una cinquantina di giovani. L'attivita' investigativa, nata a seguito di numerose denunce di Trenitalia, aveva ricevuto un impulso una ventina di giorni fa, quando i poliziotti avevano intercettato due giovanissimi allievi del ''Pdb crew'' a Bolzaneto intenti ad esercitarsi in un casolare abbandonato. Nel corso delle perquisizioni eseguite nei giorni scorsi a carico dei tre denunciati, gli investigatori hanno sequestrato ingenti quantitativi di bombolette spray, 500 solo a casa di ''Sherif'', passamontagna, maschere di plastica per travisare il volto, mascherine protettive, cuffie antirumore, pubblicazioni semiclandestine italiane e straniere specializzate sull'universo dei graffitari di treni (''trainzine''), oltre ad agende e video amatoriali dove gli artisti underground, tutti col volto coperto da maschere e passamontagna, si ritraggono nel deposito ferroviario di Trasta e Terralba, ma anche in altre stazioni italiane, nell'atto di ''bombardare'' come si dice in gergo, e cioe' dipingere illegalmente una superficie firmandola col proprio nome d'arte. E bombolette spray alla mano i graffitari si sono ritratti anche in gruppo, in una performance artistica con un treno in corsa. Gli stessi filmati, che venivano trasmessi anche su Internet, dove lo stesso ''Pdb crew'' gestiva un proprio sito solo di recente oscurato dagli stessi artisti underground, raccolgono anche le immagini degli addetti alle pulizie del servizio ferroviario affannosamente impegnati a ripulire i graffiti. Il materiale filmato e messo in rete dal gruppo avrebbe avuto la doppia funzione - secondo quanto spiegato - di dimostrare la bravura degli artisti (in slang detti ''bomber'') e di delimitare il loro territorio operativo. Nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Francesco Cardona Albini, gli investigatori della polfer contano ora di identificare gli altri componenti del ''Pdb crew'' ed ipotizzano di denunciarli tutti in concorso per interruzione di pubblico servizio. Secondo quanto spiegato dal dirigente Genova infatti, i convogli ferroviari dipinti sono obbligati a restare in deposito perche' non in regola con le norme di sicurezza, con una conseguente diminuzione delle carrozze in circolazione ed un danno anche all'utenza. Nel corso delle loro indagini, gli agenti della polizia ferroviaria si sono imbattuti anche in un gergo, un linguaggio parallelo che fa capo alla cultura hip hop e che si sono dovuti attrezzare per decifrare, pubblicazioni specializzate alla mano ed esplorando i siti Internet. Nel decalogo dei ''writer'' rintracciato dagli investigatori in questo loro sforzo di alzare il velo su questo universo, i graffitari, che si dichiarano apolitici, spiegano il loro codice di autoregolamentazione: ''non imbrattare chiese, luoghi sacri o monumenti. Il monumento infatti per il writer e' opera di un altro artista e come tale non deve essere toccata''. Nel loro manifesto i graffitari spiegano inoltre la differenza che intercorre tra loro ed i vandali. ''Il vandalo - scrivono - non ha ritegno, scrive ovunque capita, senza preoccuparsi di nulla e scrive messaggi politici, sportivi, amorosi, ma non intende fare arte." -------------------------- PAURA, EH???? Se a questo aggiungete l'ignoranza di chi ha scritto quest'articolo, il fatto che Blef è una persona davvero speciale (ho avuto il piacere di conoscerlo e di dipingere insieme a lui) ed è davvero ma davvero bravo, a fare quello che fa, ed il fatto che al post di "graffitaro" potete mettere la parola "writer"... avrete le cose un pò più chiare. Ahimè non ci metteranno molto a prendere il resto della crew, dato che sono mooooolto noti a tutti. :( Bah. (Denunciamo anche la KIMBO per quelle oscene pubblicità su Metronapoli di qualche anno fa). Ari-bah.
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