Nick: ElBandido Oggetto: RadioTelevisioneItaliana Data: 4/6/2005 10.40.53 Visite: 56
Segue ciò che ho postato nel blog...a parte l'ultima frase,riferita a coloro che leggeranno tutto senza passare dal forum,mi rendo conto che muoio dalla voglia di sapere cosa ne pensate voi,dunque posto.Tiè! L'azienda che garantisce il servizio pubblico di trasmissioni radiotelevisive per un Paese non può e non deve rappresentare un problema per il Governo. Nonostante ci si renda perfettamente conto dell'indiscutibile influenza esercitata dai mezzi di comunicazione di massa verso l'opinione pubblica, nessun organo tecnico nè tantomeno un qualunque comitato civico si attiva praticamente per modificare la situazione attuale. Esiste un ministero, un garante, un c.d.a. col relativo presidente. Tutto inutile. Senza scomodare Marx prima e Popper poi, bisogna sensibilizzare i cittadini e trasmettere un semplice messaggio. I media sono un mezzo dell'uomo che va utilizzato, non viceversa. Ecco perchè spesso mi capita di pensare a come dovrebbe essere il palinsesto dei tre canali pubblici, oggi. Innanzitutto, però, c'è da fare una premessa. L'Azienda deve assumere esclusivamente per concorso, proponendo un contratto solo a coloro i quali rappresentino l'eccellenza nel proprio campo professionale. Sto parlando di 100\100 (ex 60\60) e 110\110 (con o senza lode). Il presidente, i dirigenti e i direttori di rete sono responsabili assoluti, e devono garantire una serie di regole che descrivano la politica base dell'Azienda. Quest'ultima non può essere modificata a seconda del cambio di Governo e\o del Presidente. Il discorso è abbastanza semplice: sobrietà, utilizzo corretto ed esclusivo della lingua italiana, qualità, indipendenza dai partiti politici (quindi stop alle telefonate provenienti da palazzo Chigi, Madama, Quirinale). Discorso particolare per i radio-tele-giornali. I servizi filmati devono essere essenziali, preferibilmente fornire un supporto visivo (reale, no al montaggio feroce e selvaggio) alla notizia di cronaca. Massimo controllo riguardo la sintassi, linguaggio formale al limite dell'asettico. Assolutamente nessun fatto di cronaca inutile (mamme assassine, militari morti [sennò pretendo un servizio al giorno per ogni morto sul lavoro che c'è nel Paese], malati terminali...et cetera). Purtroppo gli esempi possono risultare impopolari, però il punto è che bisogna dare notizie al massimo su argomenti generali (eutanasia: i Presidenti della Camera e del Senato hanno nominato una commissione parlamentare...fecondazione assistita:i quesiti proposti sono...e NON il papa ha detto ICS, er cicoria ha dichiarato IPSILON e er mortadella ha risposto STICAZZI mentre il nano gongola...et cetera). Nessun riferimento alla tizia che sta morendo oppure al caio che ammazza la figlia. Nè al sempronio che morirà per la pena di morte. Sarebbe d'uopo utilizzare quei minuti per comunicare che esistono ONG come Amnesty o Nessuno Tocchi Caino che si adoperano attivamente in questo ed altri sensi. Spiegare tecnicamente cosa, come, chi, quando, perchè. Il problema è che l'ignoranza non è stata affatto sconfitta, è necessario sensibilizzare, insegnare, guidare il popolo. Mi sono rotto il cazzo di scrivere questo manifesto democraticamente proto-rivoluzionario nonchè vetero-nazi-comunista, perciò lascio i palinsesti delle tre reti così immaginato. Niente, l'ho scritto a pezzi e poi l'ho cancellato. Per alcune fasce orarie sono a posto, ma negli orari morti (tipici da massaia) sono in crisi. Non mi sento di mettere telenovelas o cazzi vari, e la trasmissione quotidiana di film neorealisti e\o programmi di repertorio pescati negli archivi mi sembra alquanto tediosa. Non potendo scendere a compromessi data la mia indole, mi dimetto dall'incarico e già che ci sono lascio anche la panchina della nazionale italiana di calcio, la poltrona a palazzo Chigi, la direzione a via Solferino e il letto di Jenna Jameson. Saluti, baci, peace&love a chi ha letto fino a qui, te li meriti tutti. Ma chi cazz t'a fatt fà?? rido di me,di te,di tutto ciò che di mortale c'è...e che mi piace [tanto]^3 |