Nick: mir Oggetto: Una sera in vineria Data: 5/6/2005 14.7.57 Visite: 85
Mi portai zio Hank anche lì. Sapevo che una vineria era un posto per lui. Il posto puzzava un po' di gas di scarico perchè stava sulla strada. Ma la cameriera aveva delle belle tette e il vino era quello giusto. Dopo le prime due bottiglie io, zio Hank e gli altri del gruppo eravamo già allegri. Il tipo seduto vicino a me era un americano calvo col naso storto. Mi diceva che lavorava sui sommergibili nucleari. Controllava il nocciolo. Non mi faceva piacere che uno così brutto controllasse il nocciolo. E mi chiedeva che lavoro facessi. Zio Hank mi suggeriva di dirgli di andarsi a far fottere. Lui e il nocciolo. Versai all'americano altro vino, ribolla gialla se non sbaglio, e gli dissi che non aveva importanza. L'americano fu contento lo stesso. Gli americani quando non fanno la guerra fanno un po' tristezza, pensai. Zio Hank ruttò rumorosamente ma il bello degli amici immaginari è che li senti solo tu. La cameriera si avvicinò per la successiva ordinazione e aspettò a lungo mentre studiavo attentamente la sua scollatura. Ordinammo un nuovo giro mentre zio Hank si addormentava sul tavolo e il traffico buttava il suo gas e l'americano continuava ad essere brutto e io, da quella posizione, non riuscivo a vedere neanche una piccola porzione di cielo. http://www.librando.net "Una volta il futuro era migliore" Karl Valentin |