Nick: Viol4 Oggetto: Dissonanze Data: 1/4/2003 22.30.48 Visite: 57
Certo, sei proprio bello. No, obiettivamente sei proprio bello. Avevo dimenticato come mi sento piccola vicino a te. Gli occhi, bellissimi. Quel taglio allungato che probabilmente ti viene dalla tua bisnonna egiziana, le ciglia lunghe, adesso abbassate. il sorriso sempre accennato, i capelli sempre lunghi. Indaghi. "Quell'anello chi te l'ha dato?". No, non è un anello di fidanzamento, non temere, è un regalo di mia madre. "Devo dirti una cosa..." "Stai per sposarti?" il tono è quello di: "Uccidimi adesso, e falla finita" Rido, non ci penso nemmeno lontanamente. Conoscendoti, ti sarai scopato l'impossibile. Non me ne importa nulla, non lo voglio sapere. Un sole inatteso, stamattina. Camminiamo, passiamo vicino allo "Ska". Dici: "ci sono venuto parecchie volte, sai". Un momento, questa poi è grande. Ricordo che anni fa quelli che stazionavano qui li chiamavi con disprezzo: "Happy drogos". Che non riuscivi a capire come avessi potuto andarci, prima, e ti arrabbiavi pure. Eh, ma adesso sei diventato no-global. Mi vuoi far vedere come sei diventato bravo? Ti guardo: anelli d'argento, bracciali. Lunga sciarpa di lana grossa, zaino tecnico monospalla. Dov'è finito il fighettone sempre firmato che avevo vicino e che diceva: "marò, sembri una zingarella"? Pensa: io non mi vesto più "a zingarella", e tu vuoi fare di nuovo colpo su di me vestendoti ad "happy drogos". Mah. "Tempora mutantur et nos mutamur in illis". E chest'è. Ci sediamo, si parla, ci si scruta. Esistono terreni minati, lo sappiamo. Ogni volta che ti rivedo, mi sembra di averti lasciato ieri. La confidenza, la familiarità. Tutto scorre facile. E poi ogni tanto qualcosa si inceppa: "Che strana maglietta che hai" Commento innocuo, ma in realtà mi ricorda molte cose. Mi ricorda che hai sempre da dire su tutto, mi ricorda che volevi vestirmi da capo a piedi, mi ricorda che tutto quello che facevo veniva passato al microscopio, che eri onnipresente in ogni cosa, dalle magliette a tutta la mia vita, mi ricorda... "E'troppo scollata". Troppo geloso, troppo. Troppo ossessivo, troppo infedele, troppo tutto... Mi incazzo, poi mi distraggo con un'altra cosa. "Hai sempre questa capacità: quando qualcosa ti turba, poi qualcosa ti distoglie subito, e ti passa". Questo mi dici. Eh si, è vero, ho dovuto imparare a farlo per sopravvivere, tu lo sai bene. ma è bello leggersi così nel pensiero, amore mio? Posso farti incazzare in due secondi netti, se voglio. So quali tasti premere. i meccanismi sono sempre gli stessi. "Come cosa immutabile..." "Carta conosciuta", che bella espressione. Ti adoro, davvero. Come una sorella, se te lo dicessi moriresti. Ma non è una cosa brutta, anche Catullo lo dice: "Dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam, sed pater gnatos diligit et generos". Anche Mann ha scritto di fratelli incestuosi: "Sangue veslungo", anche la Yourcenar... Sto partendo per la tangente, non mi chiedere a cosa penso, perchè non ti piacerebbe. Camminiamo. "cammini sempre in modo assurdo", e ridi. Si, Mauri, cammino in modo assurdo, è vero. Taglio la strada a tutti, seguo una linea tutta mia. E allora? Tanto non cambierò mai, e allora che me lo dici a fare? Comincio a diventare insofferente. Ti racconto del nuovo lavoro che sto facendo, negli allevamenti. "Stai attenta, i contadini sono dei gran rattusi". L'unica cosa che ti interessa è questa, siamo alle solite. Mi chiuderesti dentro e butteresti via la chiave, come sempre. Oppure mi tormenteresti fino al limite. Ma tutto questo non mi pesa più, mi sembra solo un vecchio ballo da ballare in due, passo avanti, passo indietro... Ci abbracciamo per salutarci. Sento che mi stai odorando, si, il mio profumo è sempre lo stesso. Anche il tuo, mi piace sempre. E'questo che mi ricorda di più che sei proprio tu. "nei prossimi giorni...?" lasci la frase in sospeso. Mi prendi alla gola? Allo stomaco? No, non come prima. Ti amo? Ma si che ti amo, per quello che può significare. Ti amerò sempre, cretino, non potrai mai essere uno qualunque, per me. Basta questo? Non credo. Tornerei mai con te? No, mai. Perchè? Boh. Valle a capire, le donne...
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