Nick: Buendia Oggetto: tema d'amore. per nata Data: 11/6/2005 17.19.0 Visite: 213
Amore, mi manchi. Se questa assenza per gioco può insegnarmi a sopportarne altre per dovere io la accetto. Se torni più stanco e più felice io sarò felice di scoprire la felicità nei segni del tuo volto, nella forma degli occhi così belli che hai. Se saprai sentire la mia mancanza senza che questo sciupi il resto del tempo mi sembra che possiamo ritenerci fortunati. Ad esserci incontrati sullo stesso treno fermo e in ritardo. No, aspetta sulla stessa banchina. Tu andavi ad est, io a sud. Poi la mano benevola di qualche divinità ci ha messi vicini, prima di fianco, poi uno accanto all’altra. A questo punto non dovevamo fare altro che iniziare a camminarci vicini. Il primo passo lo hai fatto tu, non credere che l’abbia dimenticato. Io non sapevo ancora che potevo fidarmi di te perché non mi fidavo di me. Al passo successivo ti sei voltato verso di me che non sapevo bene cosa fare e ti guardavo, ti scattavo foto senza carta per stamparle, ti facevo cenni con gli occhi che non potevano vedere oltre il visibile. Tu eri sempre qualche passo avanti a me. Se restare o andare dovevo capirlo da sola. Ma quanto sei stato prezioso in quel momento lungo e tenero stretto tra le nostre labbra che si conoscevano per la prima volta a limite tra il giorno trascorso e quello che sarebbe venuto. Non dirò che ti ho amato allora più che in altri momenti perché ogni volta mi nasce dentro quello stesso amore, solo, con sembianze diverse. Quando ti sento parlare, quando ti vedo sbadigliare, quando hai gli occhi sulla strada, quando li fermi sui miei. Quando non credi a quel che dico, quando parli di quello che saremo, quando sorridi delle sciocchezze innocue che faccio, quando dubiti che sia la scelta giusta, quando decidi che non puoi restare e io insisto un paio di volte e tu vai via lo stesso come già sapevamo, quando arrossisci, quando diventi silenzioso e il tuo silenzio è un confine invalicabile per me che mi sento allora tristemente uguale all’altra gente, quando parli di case con le finestre sul mare, di amici mai più tornati, di cose buone da mangiare, di idee da votare, musica per non dormire dentro, registi da scoprire e riscoprire. E quando non ci sei. Ed è solo perché i miei occhi sono solo occhi che non vedono oltre l’invisibile. Infatti ora ti vedo con il cuore. Questo cuore batte un po’ più forte da quando ho capito che i miei passi dovevano raggiungere i tuoi. Oggi sono i nostri. Amore, mi manchi. Ti aspetto.
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