Nick: Zoe* Oggetto: Erano belle quelle lacrime Data: 13/6/2005 13.45.24 Visite: 198
Erano belle quelle lacrime. Lo so che può sembrare strano, però vi assicuro che erano belle. Vedete, lui non mi aveva mai nascosto niente. Non mi aveva mai nascosto quello che era, nel bene e nel male. Era stata una bella serata, mi aveva anche comprato dei regali, e non ricordo nemmeno se lo ringraziai abbastanza, perchè con lui stavo sempre attenta a non cedere troppo. E a volte me lo chiedeva, di dargli di più, solo che lo faceva come i bambini che vogliono quello che non possono avere. E non volevo essere un giocattolo da buttare via una volta rotto, penso mi capirete. Comunque, sotto casa mia all'improvviso si mise a piangere, e la prima cosa che pensai fu: "speriamo che non me la faccia pagare, di averlo visto piangere". Ci avevo visto giusto, me la fece pagare. Ma andiamo con ordine: perchè piangeva? Una buona parte ce l'aveva una qualche reazione chimica nel suo corpo, e questo lo sapevo. Poi c'era l'autocommiserazione che non mancava mai. Poi c'era un desiderio di vita così forte da non poterlo esprimere a parole. Poi c'era il fatto che quella sera con me era stato felice, e non lo riusciva a sopportare. Poi c'erano le sue parole: "Perchè faccio così? Perchè? Io ti voglio bene. Perdonami" Eh già, perchè faceva così? Perchè lo coinvolgevo e non lo riusciva a reggere e allora l'elastico si deve tendere al massimo per poter tornare indietro, però a volte si spezza, e game over. Lo guardavo, quell'uomo che non mi nascondeva niente, che aspettava sempre che prima o poi scappassi via, che ogni tanto mi diceva di andarmene per non sentirmi mai dire: "me ne vado". Non ci poteva credere, di non avermi nascosto niente e che io fossi ancora lì. Un attore che recita sempre la stessa parte quando si strucca da solo davanti allo specchio non so cosa veda. So che a lui non piaceva quello che vedeva, ma sbagliava. A me piaceva quello che era sotto il trucco, e quando recitava ogni tanto mi distraevo anche perchè sapevo le battute a memoria, però capivo il mestiere dell'attore. Insomma piangeva e io lo abbracciavo, proprio perchè era così sciocco da averne vergogna, e non ci arrivava proprio a capire che per questo lo amavo di più. E come ho detto prima, me la fece pagare per tutte le debolezze che mi mostrava, e come ho detto prima giocava sempre d'anticipo perchè non voleva sentire: "me ne vado" detto proprio da me, con cui appunto era stato quello che era, lacrime e tutto. E fu così che mi stancai di pagare, perchè in fondo non avevo commesso nulla, magari il peccato di avergli fatto desiderare di potermi dare cose che non riusciva a dare. E fu così che lo lasciai sul palcoscenico da solo. Però erano belle quelle lacrime.
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