Nick: Cattivo Oggetto: Alessandra Data: 15/6/2005 10.6.21 Visite: 174
Alessandra, scrivo di te, perché non sei un granché. Scrivo per te, che sei qualcosa che non si può spegnere.. non ne avresti tempo. E morire o vivere, alla fine è comunque il capoverso di qualcosa di non detto. Ho sempre dei sogni, che belli o brutti che siano, mi aiutano a vivere. O a morire, che poi è sempre lo stesso. E allora apri le tue gambe, che per un po’ mi basterà. Ho un calendario che mi ricorda di quello che sto prendendo. Ho un calendario che mi ricorda, giorno per giorno, che sto sbagliando rotta. Ma va bene così, alla fine è solo un giorno in più che scorre e non mi tocca. Erano gli anni in cui si poteva scivolare giù con una facilità assurda. Erano gli anni in cui si poteva mentire con una certa assiduità Erano gli anni in cui quando guardavi nei suoi occhi ti ci rispecchiavi. Non voglio una ragione, mentre sfoglio le pagine del mio libro. E’ tutto troppo difficile lasciarti andare giù. Se mi lasci ti cancello. Se mi lasci non ti riprendo. E il tempo non sistema le cose. Il tempo ti fa solo convincere che esiste la confusione. Ma forse te l’ ho già detto, anche se non te lo ricordi. In fondo è passata solo, una vita fa. Per te, sempre viva, sempre pronta. Io invece non ho visuale, se non il tuo spazio vitale. Strappami l'anima fai di me quel che vuoi Tanto non cambia l'idea che ormai ho di te: verde coniglio dalle mille facce buffe. |