Nick: ^NAPALM^ Oggetto: RAZZISTI E PSEUDO TALI Data: 17/6/2005 6.59.36 Visite: 110
a volte diventa una questione culturale, altre di stato, ma spesso, come anche da noi, diventa uno sfogo personale, prendersela con chi è in minoranza è l'unica costante, (tranne in sud africa) si è razzisti con chi è in minor numero: omosessuali, immigrati, matricole. non facciamo parte della razza ariana quindi escludo il fattore culturale; non siamo la societa' avanzata bianca ricca anzi al contrario siamo i peggio mariuoli quindi escludo anche quello economico. il razzista è colui che non riesce a liberarsi di un suo problema personale e ne dà la colpa ad un certo tipo di persone, ma questi devono essere una minoranza indebolita tra l'altro dalla stessa castrazione o impossibilitati ad avere un compito normale nella societa'. (gli immigrati che non trovano una integrazione, gli omosessuali costantemente in difficolta' sociale) dicesi : curnut e mazziat tutti sono un po razzisti, per esempio a me dà fastidio lo stereotipo del mediorientale, ma non è un fatto culturale o di pelle, è che da quando ero piccolo mi irritava tutto cio che era arabico, ma solo per un fatto estetico, il modo di vestire, la loro musica, la loro grettezza resa "giusta" dai loro culti (maschilismo, sciovinismo, fanatismo) non mi fraintendete, non darei mai addosso ad un mediorientale, non ne ho nessun diritto, è solo un mio problema di tolleranza estetica, cosi' come non mi piace il giallo, o non mi piacciono le patate lesse, non vado certo a bruciare tutti i campi di patate, o a colorare di blu tutto quello che è giallo, cosa evidenziata dal fatto che uno dei miei migliori amici in inghilterra era un algerino berbero, e la mia ex convivente per ben 3 anni e mezzo e quasi moglie era di colore. non siate ipocriti, dite anche voi cosa non tollerate cercando di focalizzare sul perchè qualunque esso sia † http://napolimetal.altervista.org
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