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Nick: \\\Ulisse
Oggetto: IERI NOTTE
Data: 11/4/2003 21.44.17
Visite: 44


Una notte di ordinaria follia.

Rientro a casa dopo una giornata di faticoso lavoro...
In realtà sono reduce da una cena sovrabbondante al ristorante e caffettiello post cena al bar del centro ;-)
Sono poche le gioie della vita paragonabili a quella di rientrare a casa, richiudersi la porta dietro le spalle e il mondo esterno dietro di essa e soprattutto correre al cesso perchè hai passato tutto il tempo al bar con la vescica bella piena e la pressione ti sta causando malori e le mani sono più che sudaticcie..... Così, prima che le pareti della mia uretra cedano alla pressione interna,mi avvento verso la tazza del water e, ricordandomi prender bene la mira, comincio a compiere quel gesto che dovrebbe donarmi pace e serenità per tutta la notte.....

Improvvisamente, il terrore!

Sono a metà dell'operazione quando qualcosa di indefinibile ma spaventoso si avventa su di me da dietro con l'apparente intenzione di attaccarmi. Lo shock è tale che mi getto a terra terrorizzato con il cuore che batte all'impazzata. Senza nemmeno essermi accorto di aver asperso il mio paio di calzoni preferito con le ultime vestigia delle mie deiezioni liquide, trovo riparo ripiegandomi in posizione fetale sotto il lavandino.

Attendo qualche secondo. Silenzio.


Forse è stata solo la mia immaginazione, mi dico.

Eppure non sono brillo, mha. Penso.

Cautamente scosto l'asciugamano che, penzolando dal lavandino, mi copre la visuale: un minaccioso ronzio mi fa sobbalzare. Mi rifugio di nuovo sotto il lavandino, sbattendo la fronte contro lo spigolo del bidè, e comincio a temere di avere a che fare con una minaccia invisibile. E' solo dopo parecchi secondi che decido nuovamente di indagare e, sporgendomi nuovamente dalla mia "trincea" vedo un'ombra che passa davanti il neon, oscurando per un istante parte della stanza. Quando l'ombra si ferma, riesco a distinguere appena una forma spaventosamente grande sulla parete sopra il water. Non riesco a capire di che si tratta, ma, viste le dimensioni, escludo possa trattarsi di una mosca, una zanzara (poteva essere l'amica di draculina ma non è cosi') o anche un calabrone. Lascio trascorrere alcuni secondi e non notando segni di vita, mi decido temerariamente a studiare (o almeno cercare) il nemico. Mi avvicino con cautela e riesco ad identificarlo: una libellula, o così almeno credo a giudicare dalle due paia di ali per lato. Non una semplice libellula, ma la più GRANDE libellula che abbia mai visto in vita mia. Lunga almeno una quindicina di centimetri, con altrettanti di apertura alare.....

Maronnamia! Io, 29enne trand della metropoli del sud italia, una delle nazioni piu' industrializzate al mondo, che mi spavento come un bambino per una semplice, innocua libellula! Che scemo! Sorrido. Non appena il mostro accenna a muoversi però, scappo come un razzo dal bagno, chiudendomi la porta dietro le spalle, e chiedendomi se una porta di legno è abbastanza resistente da consentirmi di essere al sicuro. Mentre il mostro è ormai padrone del mio cesso, seduto sul letto, riordino a fatica le idee. Sarà anche innocua, mi dico, ma preferirei che se ne
andasse. Così escogito il piano: mi armo di una ombola di "Gled Aria Nuova" e del bastone estensibile che mia madre usa per tirar giù gli abiti appesi negli armadi più alti e cautamente, brandendo il bastone, apro appena appena la porta; il mostro è ancora là, sulla parete.
Entro sorridendo delle mie paure: ma guardala, una stupida libellula che potrei schiacciare tra due dita, e io dovrei averne paura? Spalanco la finestra, mi allontano di due metri, estendo al massimo il bastone e lentamente mi avvicino. L'idea è quella di toccare appena l'insetto e convincerlo perciò che la sua presenza non è gradita; la finestra aperta dovrebbe essere un chiaro invito abbandonare il MIO CESSO! Non appena tocco il mostro, esso si mette a volare all'impazzata, ronzando e planando direttamente verso di me come un kamikaze verso una portaerei americana a Pearl Harbour. Il panico è troppo: abbandono il bastone e punto il Gled, che tenevo nella sinistra, verso l'aeromobile e faccio fuoco. Lo spruzzo non gli fa niente, ma è sufficiente per fargli cambiare traiettoria, mentre io arranco faticosamente verso la porta e fuggo goffamente.......

Vabbuò, mostro, il primo round è tuo.

Ritornato nella mia stanza, decido che le buone maniere evidentemente non servono. Intanto mia madre si è alzata e mi chiede spiegazioni e piuttosto scazzata ritorna a letto cercando di spiegare a mio padre che hanno un figlio tipo fantozzi che si "appaura" di una "cosarella" che vola. Ridono. Intanto io rovisto nello sgabuzzino e ne esco dopo qualche istante armato di "Baygon mosche e zanzare". Ora vedremo chi comanda! Brandendo il Baygon, apro la porta ed entro. Il mostro non si vede da nessuna parte; ispeziono con gli occhi la stanza, ma è troppo tardi: la libellula, nascosta sulla parete immediatamente sopra alla porta, cala come un'incudine sulla mia testa e comincia a sbatterci contro all'impazzata, mentre io urlando spruzzo Baygon in ogni direzione compresa la mia fronte. Il caos è totale, nella frenesia di levarmi il mostro dalla testa travolgo ogni oggetto, rovescio bottiglie nella vasca, mi rotolo a terra ed infine, afferrato un asciugamano, comincio a colpire all'impazzata in ogni direzione. Ora la vedo! Svolazza intorno alla plaffoniera del neon, colpendolo ogni tanto. Punto spietatamente il Baygon e faccio fuoco, tenendo il dito premuto così a lungo da sentire dolore, ed avvolgo il neon in una nube di insetticida. Lo spruzzo è così prolungato che l'aria, nonostante la finestra spalancata, diviene presto irrespirabile. Mi brucia la gola, mi lacrimano gli occhi.

Ne spruzzo così tanto che comincia a condensarsi sulla plaffoniera e penso a mia madre che s'incazzerà. Il mostro sembra beato, avvolto nella nube tossica. E' lucido di veleno. Gli occhi composti mi fissano con commiserazione, mentre si posa sul neon agitando le zampe.

Esaurisco la bombola di Baygon su di lui, senza effetto, e alla fine mi vedo costretto ad uscire dal bagno ormai trasformato in camera a gas......

Allucinante!Sono ridotto ad un rottame: entrato per orinare, ne esco con gola ed occhi gonfi, pesto,lacero e coperto di insetticida appiccicoso. Sono pieno d'odio per quel mostro. Non volevo farlo ma mi ci hai costretto, borbotto ansioso mentre rovisto in un cassetto alla ricerca dell'arma finale: il mio lanciafiamme fatto in casa, costruito parecchi anni orsono in un impeto di genialità distruttiva: composto da uno spruzzatore per profumi e da un accendino opportunamente collegati, il
lanciafiamme non è più stato usato da quando ho dato fuoco alle tende della mia stanza, con grande incazzatura di mia madre. Carico il lanciafiamme con del profumo. Controllo l'efficienza dell'arma spruzzando una fiammata lunga una trentina di centrimetri nell'aria della notte al di fuori della finestra della mia stanza. Tutto bene, posso andare......

Mi sento come Rambo 2, come Roy Scheider ne "Lo Squalo". Nulla mi può fermare, la Bestia deve morire. Entro e richiudo la porta velocemente: una volta entrato, solo uno di noi due dovrà uscire da questa stanza. Il mostro giace immobile sulla plaffoniera quasi come a sfidarmi. E se fosse una mutazione genetica causata dall'uso eccessivo di insetticidi? Ciò ne spiegherebbe le dimensioni e la resistenza al Baygon. Punto il lanciafiamme accuratamente. Dì ciao, mostro!

Whoooosh!



Una fiammata, e la libellula non c'è più. In compenso il neon del cesso pieno di Baygon ha preso fuoco, è una torcia! Apro il rubinetto della vasca, attivo la doccia ed "arracquo" il neon con un potente getto d'acqua. L'incendio è domato, ma l'acqua filtra lungo il cavo elettrico. Un sonoro "whump", unito allo spegnersi delle luci in casa, mi avverte che l'impianto elettrico è out. E' scattat o' cuntator. Chi se ne frega! Il mostro è sconfitto! Al buio non riesco a vederne il cadavere fumante, ma non mi preoccupo come non mi preoccupo dei danni disastrosi: il generale vittorioso non si cura delle migliaia di soldati morti, dopo la battaglia.............

Mia madre urla. Me ne fotto e faccio finta di niente e gli dico che è stato solo un fulmine.

Ma nel buio, un ronzio!!! Dapprima è quasi impercettibile tant'è che credo di averlo immaginato.

Poi, più forte. Il mostro è sopravvissuto! Ommaronnamia!

Esco dalla stanza urlando di rabbia, richiudo ancora la porta ed esco di casa. Vado di sotto nell'atrio del palazzo e mi rendo conto che per riattivare l'enel serve la chiave di quel cazzo di catenaccio! Ritorno in casa, prendo le chiavi, ridiscendo, apro il mobile, trovo tra le decine di contatori quello di casa mia e lo riattivo. Una volta rientrato in casa, con le luci finalmente accese, sono pazzo di furore. Afferro un martello e mi dirigo al cesso, deciso a spappolare la bestia contro una parete, dovessi morire nell'impresa. Sono ormai ridotto ad uno stato pietoso. Sono accecato dalla rabbia e in preda ad un raptus violento, assetato di sangue, non voglio altro che la morte del mio avversario. Che piacere sarà, sentire l'insetto frantumarsi sotto i colpi del mio martello! Voglio vederne il sangue schizzare sulle piastrelle, imbrattarne le pareti (e poi penso a mia madre). Voglio annientarlo fisicamente, dovessi impiegare una bomba nucleare. Entro, spalancando la porta. Questa volta non mi curo di richiuderla, sono troppo incazzato. Individuo subito il bersaglio, adagiato sulla parete che agita le ali. Chissà perchè non se ne vuole andare spontaneamente. Chissà perchè è entrato nel mio cesso! Forse è davvero un mostro sovrannaturale, o una minaccia aliena, o una proiezione delle mie paure inconsce, o solo un'allucinazione post cena.Mha!

Non importa. Pensiamo prima ad annientarlo.

Sto per vibrare il fendente mortale quando, vedendo l'insetto che mi fissa senza muoversi, comincio a subdorare un inganno. E se vola via proprio quando sto per colpirlo? Domani mattina potrò spiegare l'incendio del lampadario a mia madre attribuendolo ad un corto circuito post fulmine, ma come giustificare una piastrella della parete polverizzata a martellate? La ragione ha la meglio, del resto se i miei sanno che faccio di queste cazzate mi rinchiudono. Rinsavisco e poso il martello. Richiudo la porta e torno nello sgabuzzino. Quando rientro nel bagno sono armato di coltello, nastro adesivo da pacchi 3M, un contenitore di plastica per alimenti della tappware, un trapano elettrico piccolo, una cannuccia di plastica e una siringa da pasticceria. Con il contenitore di plastica in una mano, prendo cautamente la mira e, dopo diversi secondi di concentrazione, mi calo sulla preda, imprigionandola contro la piastrella. Il mostro sbatte contro le pareti di plastica con violenza, ma ho appoggiato tutto il peso del mio corpo contro il muro e non può fuggire. Tenendo fermo il contenitore con una mano, afferro con l'altra il nastro adesivo, con il quale lo assicuro sommariamente alla parete. Poi, con il coltello e con altro nastro adesivo, sigillo ermeticamente la tomba di plastica al muro.

E' giunta l'ora della vendetta!

Quando sono certo che il contenitore sia attaccato alla parete in modo assolutamente sicuro, attacco il trapano e pratico un foro sulla sommità del contenitore, appena abbastanza largo da far passare la cannuccia. La infilo nel foro, sigillo anche i bordi del foro con il nastro isolante. Nello sgabuzzino trovo del silicone, con il quale assicuro la tenuta stagna del contenitore alla parete. Mentre compio questa operazione la libellula mi guarda stranita e forse pure un po' incazzata. Forse ha capito ciò che l'aspetta. In cucina riempio la siringa di alcool denaturato. Torno in bagno e, attraverso la cannuccia, inietto il contenuto della siringa nel contenitore bagnando anche la bestia.

La libellula si agita, spruzza alcool contro le pareti del contenitore, mentre io comincio a sentirmi in colpa. Ma è solo un istante. Forse i soldati nazisti hanno avuto pietà delle loro vittime inermi? E' un paragone del cazzo, lo so, ma per giustificare il mio operato in quel momento basta poco per convincermi. Visto che l'alcool non ha effetti mortali, esasperato, torno in cucina e riempio la siringa di tutto ciò che mi sembra adatto allo scopo:

Cif Ammoniacal, Viakal, WC Net, Perborato di sodio Omino Bianco, Vernel Liquido, persino Coca Cola (l'ingrediente più letale). Il cocktail mortale scivola nel contenitore riempiendolo fino a metà: è talmente corrosivo che la plastica comincia a divenire opaca. La libellula cade nel liquido, si agita debolmente e poi giace. Continuerà ad agitarsi molto a lungo. Ora è lì che galleggia semi immersa nell'orrendo cocktail, ma ancora non mi fido ad aprire tomba.Non so esattamente come fare senza spandere in tutto il bagno il liquido contenuto nell'emisfero saldato alla parete.Penso a mia madre.

Ma sarà veramente morta o fa finta? Magari aspetta solo che io apra per poi assalirmi schizzandomi acido, divorandomi gli occhi, rosicchiandomi la lingua, inoculando (sisi inoculando e non toglieteci nemmeno una vocale) le sue larve sotto la mia pelle? Tremo al solo pensiero. Non ho il coraggio di tornare in bagno. Penso a quanto sono vigliacco. E se la libellula non fosse stata sola? Se un'altra belva volasse indisturbata per la mia casa, pronta ad avventarsi su di me non appena, spente le luci, io mi adagiassi sul letto?

Questa notte non dormirò....

La minaccia della Libellula Assassina incombe ancora, lo so. Quella che ho catturato non era che un'avvisaglia di un pericolo ben maggiore.

Scusate lo sfogo ma non ce la facevo a tenermi tutto dentro

\\\Ulisse


Si rigraziano:

Cif Ammoniacal;
Viakal;
WC Net;
CocaCola (always);
Black&decker;
La siringa per i dolci di mia madre;
Mia Madre;
Tappware;
3M;
Baygon;
L'enel che ha i contatori che scattano ancora;
Gled Aria Nuova;
i bastoni estensibili appendi-abiti;
Omino Bianco;
il Silicone;



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