Nick: P_Escobar Oggetto: Legge e Giustizia Data: 12/4/2003 13.9.9 Visite: 24
Don Antonio ha quasi 70 anni e viene da lontano. Viene da lontano, ma lo trovate tutte le sere al centro storico e fra le mani stringe una borsa. Don Antonio vende sigarette perchè con la pensione sociale che percepisce non riuscirebbe nemmeno a pagare l'affitto di casa. Vende sigarette e l'altra sera a Piazza Bellini una tipetta spigliata sulla trentina lo chiama e gli chiede un pacchetto di marlboro lights. Lui apre la borsa cerca il pacchetto richiesto e glielo porge dicendole sono 3 euro e 80. La tipetta ha un sussulto, lei sa quanto costa un pacchetto di sigarette cazzo. Perchè debbo pagare 50 centesimi in più del tabaccaio? gli chiede e lui molto conciliante le dice signorina perché è quello che ci guadagno io, se le vendessi allo stesso prezzo le pare che a settanta anni me ne starei alle 3 di notte al freddo? Poi continua, dicendole che una volta lui le sigarette le vendeva di contrabbando e avrebbe potuto farle sicuramente un prezzo migliore e lo dice con un gran sorriso. La tipetta si agita indispettita, si sistema con un gesto nervoso i costosi occhialini di tartaruga e fa guardi io posso comprendere le sue personali ragioni, ma converrà con me che la sconfitta del contrabbando a Napoli è stata sicuramente un atto di grande legalità. Era uno scempio vedere il volto di questa città deturpato da banchetti a ogni angolo di strada e poi si sa i soldi del contrabbando alimentano la camorra e lei è contro la camorra, ha fatto pure le marce e i girotondi e le petizioni e le raccolte di firme e le denunce attraverso quel suo amico giornalista che è una persona così sensibile. Pertanto e lo dice mentre sorseggia il suo drink da 8 euro nello splendore ritrovato dell'antica Piazza, preferisco che lei venda queste sigarette piuttosto che quelle di contrabbando. Poi quasi ad interrogare se stessa dice a mezza voce, ma sarà legale che lei vende sigarette senza autorizzazione? Non per essere pignola, continua, ma a questo punto tutti potrebbero vendere sigarette, il giornalaio, il parrucchiere, il salumiere.... E' scossa da un dubbio etico e si vede, lei è per la legalità e deve fare una scelta. Guai a non scegliere o peggio ancora diventare complici di questo crimine, perché sono proprio queste piccole cose a dare la misura della civiltà di un popolo. Guarda Don Antonio che se ne sta di fronte a lei col pacchetto in mano, soppesa il borsellino tra le mani e poi con un gesto secco lo rimette nella borsa Gucci sportiva da trecento euro e gli dice, mi spiace ma proprio non posso, dopo avrei una grave crisi di coscienza e per quanto possa comprendere le sue ragioni personali, il mio senso di giustizia e la mia voglia di legalità ne uscirebbero fortemente compromesse. A quel punto non resisto chiamo Don Antonio e gli chiedo due pacchetti di marlboro uno medium e uno lights gli do dieci euro e gli dico di tenersi il resto, poi mi alzo con calma guardo dritto la tipa negli occhi le butto il pacchetto che aveva chiesto sul tavolo e le faccio, tieni fuma, ma non prenderlo per un regalo, te le do solo perchè il fumo provoca il cancro, mi giro saluto Don Antonio ed esco. Fuori l'aria è fredda, ma si respira e dentro di me dico soltanto: senza giustizia nessuna pace. |