Nick: N.Pietrarsa Oggetto: Donatoni come Calipari Data: 22/6/2005 17.37.23 Visite: 131
Sarebbe stato un solo colpo, sparato da una distanza di circa 50 cm da una pistola calibro 9 parabellum ad uccidere l'ispettore dei Nocs della polizia Samuele Donatoni, morto nel corso del conflitto a fuoco a Riofreddo con i rapitori dell'imprenditore di Manerbio Giuseppe Soffiantini il 17 ottobre 1997. Sono queste le conclusioni dei periti nominati dalla quarta corte di assise d Roma nel processo a carico di Giovanni Farina, imputato di concorso in omicidio, per il quale da tempo il pm Franco Ionta ha chiesto la condanna all'ergastolo. La tesi dei periti, Antonio D'Arienzo (balistico), Stefano Moriani (medico Legale) e Gerardo Capannisi (ricercatore di fisica nucleare), rilancerebbe quindi l'ipotesi avanzata nel corso di una udienza di questo processo da uno degli imputati, che Donatoni fosse rimasto vittima del cosiddetto "fuoco amico", ossia un colpo partito da un arma in possesso delle forze dell'ordine. I Nocs, infatti, quella notte nel corso della sparatoria a Riofreddo con i sequestratori, avrebbero avuto in dotazione anche le pistole cal.9 parabbellum. La perizia, infatti, esclude che Donatoni possa essere stato ucciso da un proiettile partito dal Kalashnikov, impugnato dal capo della banda dei sequestratori Mario Moro (deceduto alcuni anni fa). E' questa la vera bandiera della pace !!!
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