Nick: luc25 Oggetto: LA ROVINA DELL'ITALIAsIETE VOI Data: 23/6/2005 18.50.52 Visite: 117
DA WWW.TUTTALAC.IT - RIPESCAGGI, IL PASTICCIO E' SERVITO. LA FIGC CAMBIA LE REGOLE IN CORSA...
In questi giorni ci sono giunte in redazione una miriade di e-mail di tifosi che chiedevano lumi sul regolamento dei ripescaggi. Alcuni tifosi erano infatti in disaccordo con quanto da noi scritto una settimana fa. Forse è stato questo il nostro errore: tenere lo stesso scritto per una settimana. Noi, infatti, da poveri creduloni, eravamo fermamente convinti che una delibera del Consiglio Federale di appena sei mesi fa non potesse subire modifiche a stagione in corso. E invece, nel calcio italiano presieduto da Franco Carraro avviene anche questo. I fatti: in una circolare diffusa dalla FIGC dopo il Consiglio Federale del 20 dicembre si leggeva che "Per quanto riguarda i ripescaggi in serie A e in serie B, saranno utilizzati gli stessi criteri degli anni passati, integrando gli organici in caso di disponibilità con le società retrocesse nella categoria inferiore. Sono escluse dai ripescaggi le società che negli ultimi 5 anni hanno già beneficiato dello stesso provvedimento". Chiaro, no? No. Perché la parola "stesso provvedimento" può essere interpretata in diversi modi. Il primo (quello da noi "adottato"): chi ha usufruito di un ripescaggio negli ultimi cinque anni, non può richiederne un altro nella stagione sportiva che segue. Il secondo: chi ha usufruito, negli ultimi cinque anni, di un ripescaggio da una determinata serie ad un altra, non può richiederlo nella stagione sportiva che segue se il ripescaggio riguarda le stesse categorie del precedente. In parole povere, se una società è stata ripescata dalla C1 alla B due anni fa e quest'anno è nuovamente retrocessa dalla B alla C1, non ha diritto a ripresentare domanda di ripescaggio. Chiaro ora? Bene. Potete dimenticare tutto quello che avete letto sinora. Sì, perché l'ultimo Consiglio Federale, quello del 13 giugno, non ha modificato e reso più comprensibile la regola, ma l'ha in parte cancellata rendendola ugualmente difficile da capire. In una circolare diffusa appena pochi giorni fa, per i ripescaggi dalla B alla A e dalla C1 alla B, non si fa alcun riferimento a squadre ripescate negli ultimi cinque anni, precisando altresì che per riempire eventuali posti vacanti in serie B, verranno privilegiate le retrocesse dalla B alla C1. Anche se sono state già ripescate negli ultimi cinque anni (come nel caso di Pescara e Catanzaro, che se avranno le carte in regola hanno buone possibilità di essere ripescate). E significa anche che il Napoli, fino a una settimana fa "terzo in graduatoria" nella lista dei ripescaggi, dopo aver perso i play-off è venuto a conoscenza di questa modifica al regolamento che lo pone alle spalle di ben quattro club, proprio le retrocesse dalla B alla C1 (tutte). Sempre che queste abbiano i bilanci in regola, ma questo è un altro discorso... Ma veniamo ai ripescaggi dalla C2 alla C1 e dalla D alla C2. In tal caso, basandoci sulla vecchia delibera, avevamo escluso la possibilità di ripescaggio per Prato, Vittoria e Sora dalla C2 alla C1; Palazzolo, Tolentino e Castel di Sangro dalla D alla C2. Andiamo a guardare la delibera nuova (sic). Rispetto alla vecchia, c'è un passaggio sostanziale, che dovrebbe essere esplicativo rispetto a quello "vecchio": "In sostituzione alle società non ammesse al campionato di serie C1 (o di serie C2) 2005/2006, [...], escludendo, in ogni caso, le società ripescate in una delle ultime 5 stagioni sportive, [...]. Che significa quella frase? Visto che è ripetuta sia nel caso della C1 che nel caso della C2, la nostra impressione (si badi bene, è un'impressione), è che dobbiamo intendere che la restrizione al ripescaggio riguarda solo quelle società che chiedono un ripescaggio-bis dalla stessa categoria alla stessa categoria. Pertanto, le uniche a non aver diritto ad un nuovo ripescaggio, fra quelle da noi citate rispetto alla vecchia delibera, sarebbero soltanto Prato, Sora, Palazzolo e Castel di Sangro. Il Prato, infatti, già l'anno scorso è stato ripescato dalla C2 alla C1, così come il Sora ma due estati fa; il Palazzolo la scorsa estate fu ripescato dalla C2 alla D, dove vi è finito nuovamente al termine di questa stagione. Un caso a parte è quello del Castel di Sangro, che retrocede sistematicamente in D da tre stagioni e che quest'anno non farebbe neanche in tempo a presentare un'inutile domanda di ripescaggio. Ricapitolando: a conti fatti, fra i club ripescati negli ultimi cinque anni, Pescara, Catanzaro, Vittoria, Tolentino ma anche il Pavia e la Lodigiani possono presentare nuovamente domanda di ripescaggio. Se non è così, allora qualcuno intervenga prima che gli avvocati approfittino di queste incongruenze per farci passare un'altra estate con 40 gradi all'ombra. In ogni caso, resta l'ennesima figura barbina fatta dalla FIGC, che ha modificato in corsa alcune regole date per buone e ratificate nei tempi decisi ad inizio stagione, e cioè entro dicembre. Complimenti a Carraro, Macalli e compagnia: l'estate comincia davvero con il piede giusto...
SONO SEMPRE PIU' RIDICOLI!!!!!! La nostra unica FEDE... si chiama NAPOLI!!!!!
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