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Nick: BODYALIVE
Oggetto: METROSEXUAL
Data: 25/6/2005 13.34.6
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Prendo spunto da uno degli ultimi threads pubblicati, anche se, su questo argomento, ne sono stati pubblicati diversi altri e non solo in questa sede.
Sempre più spesso capita di sentire i piagnistei della ragazza/donna di turno sdegnata dalla sempre più crescente abitudine, da parter del maschio italiano, di predersi cura del proprio aspetto, del proprio corpo.
Quasi come se, di per sè, un uomo curato, perdesse di virilità.
Questa mentalità e' figlia, probabilmente, di una scarsa cultura storica e sociologica.
Ci si dimentica, in effetti, che il maschio, da sempre,in tutte le epoche storiche, si è dedicato alla cura del proprio apparire in misura forse addirittura maggiore di quanto abbiano fatto le donne.
Un esempio lampante ce lo dà proprio il Mondo Animale. Non e' forse il maschio di tutte le specie a voler apparire il più appariscente, il più avvenente, in una parola: il più bello per attirare più femmine e avere maggiore probabilità riproduttiva? Per far cio' utilizza le piume più colorate, le corna più forti e possenti, la criniera più fulva.
Tornando al Genere Umano che dire poi della civilità Egizia?
Non era considerato affatto poco virile un uomo che tingeva i propri capelli o truccava il proprio volto.
Nella civiltà greca e romana era assolutamente normale, e, anzi, un segno di grande mascolinità, depilare completamente il proprio corpo, se questo era ben strutturato ed armonico, oliarlo, profumarlo...
Nell' "oscuro" Medioevo la cura del corpo maschile lasciò il posto a lucenti armature o a calzamaglie che oggi indossano solo ballerini di danza classica.
Per non parlare poi del XVIII secolo.
A quell'epoca segno di elevato ceto sociale e quindi estremamente attraente era il maschio provvisto di parrucca, incipriato, con occhi e labbra truccate pesantemente.
Non dimentichiamoci inoltre che proprio a quel periodo appartiere un amatore di non poco conto, sulla cui virilità nessuno avrebbe da ridire: Casanova.
Ed il discorso non cambia nelle epoche seguenti, dai capelli impomatati dei primi uomini del 900 al rossetto di Elvis Presley.
Ed ora? Cos'è questo accanimento contro un fisico scolpito in palestra, contro un viso abbronzato, un corpo depilato?
Davvero la virilità si dovrebbe misurare dal numero di peli presenti sul petto di un uomo?
E non è forse vero che sono le stesse donne ad essere molto più esigenti sull' avvenenza del proprio partner, comportamento che avrebbero sempre avuto, se la cultura dei tempi trascorsi glielo avesse permesso?
E tale esigenza da cosa nasce, se non dalla possibilità di poterla appagare?
L'uomo settecentesco con parrucca, calzamaglia e trucco ora e' depilato, profumato, abbronzato e ben vestito, magari anche in maniera eccentrica. Si chiama Metrosexual da Metropolitan-heterosexual.
"La bellezza in una donna dimezza i difetti, in un uomo li raddoppia. "(O. Wilde)
MẶﻯﻯίмĺŁĮªÑסּ
