Nick: Nuje Oggetto: Cosi' nascono le stelle Data: 29/6/2005 3.46.56 Visite: 129
Corso Italia, Secondigliano, Pianeta Terra, è un giorno di settembre dell'anno di grazia 1966, precisamente il 5. Sono le 17.10 di una giornata calda come l'inferno e io, semplicemente, nasco. Succede cosi', in fondo è una cosa elementare. Anni dopo sarei diventato inguaribilmente egocentrico e se fossi nato, che so, a 20 anni lo avrei fatto certamente col botto, una questione pirotecnica, ma per il momento faccio una cosa alla volta e la faccio bene. Sono ancora un tipo senza pretese. I miei genitori si sono sposati due anni prima, il 6 settembre del 1964 e il 6 settembre del 1965 nascono le mie due sorelline gemelle: Emma e Stefania. O meglio, non sono ancora le mie sorelline visto che io non sono ancora nemmeno uno spermatozoo del cazzo in viaggio senza casco verso il suo ovulo felice. Non sono niente, nemmeno un'intenzione di una fredda notte di gennaio. Si, perchè funziona cosi', se nasci a settembre c'è poco da fare, i tuoi si sono dati da fare sotto il piumone giusto fra il primo mese dell'anno e febbraio, o proprio esagerando, se nasci settimino, sotto il tempo pazzo di marzo. Anzi no, pensandoci bene, dire piumone è un'inesattezza storica, perchè nell'Italia degli anni 60 il piumone lo puoi vedere al massimo in tv, nei film americani, o forse qualcuno nei quartieri alti già ce l'ha. Quindi, diciamo più correttamente, che si danno da fare sotto un bel mucchietto di coperte. Del resto io non guardo film americani e sono pure giustificato anche se la mia nazione fa parte del patto atlantico, visto che non sono ancora nemmeno un'intenzione di merda. E in quanto a frequentazione dei ceti agiati sono un po' scarsino, anche se non ho sviluppato ancora l'odio cronico che verrà quando sarò alto appena un dito in più del tavolo della cucina materna. Le passioni genuine arrivano sempre presto e ti fanno compagnia tutta la vita. Fa caldo e forse è qui che nasce la mia ossessione per le temperature elevate, anzi diciamo che è proprio sicuro. Nasco, ma non trovo le mie due sorelline maggiori, loro un anno prima non ce l'hanno fatta, solo pochi giorni di vita e due bare bianche portate via in fretta insieme alle lacrime e al vento caldo di fine estate. Mia madre rischia la vita perchè soffre di una malattia che non so manco come cazzo si chiama (e non lo voglio sapere), che le fa rischiare la vita quando partorisce. Io invece nasco in casa, con la signora Gelsomina che è la mammana di fiducia del quartiere e mia madre Teresa scoppia di salute. Nasco, come dire, sotto il buon auspicio della mia bisnonna che dalla forma della pancia le ha detto che sarò maschio e bello. Non senza una legittima punta di autocompiacimento devo dire che ha ragione, questa è la prima cosa che penso quando scopro cos'è uno specchio. Lei su queste cose non sbaglia mai, è nata nel 1887 che a scriverlo sembra ancora di più un'altra epoca. A livello che Bava Beccaris non ha ancora cannoneggiato a Milano la folla che chiede pane e negli Stati Uniti d'America le giacche blu stanno giusto sterminando gli ultimi indiani ribelli e chiudono i sopravvisuti nelle riserve, eliminando ogni dubbio su chi siano i veri americani e a chi spetti quella terra. Del resto loro credono in Dio e lo scrivono pure sui dollari, quindi è vero. Però meglio di loro faranno decine d'anni dopo i nazisti, arrivando ad affermare che Dio è addirittura con loro, senza però precisare se sia lui ad aprire i rubinetti del gas ad Auschwitz. Di queste cose al momento non so nulla, ma questo Dio mi sta già sui coglioni, cosi' a pelle, anche se non mi ha fatto ancora niente e cosi' il mio pianto di gioia per essere nato irrompe nel merdoso caldo di settembre e annuncia al mondo la nascita di una stella.
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