Nick: Black 80 Oggetto: Bambini Ignoranti Data: 23/4/2003 15.53.19 Visite: 29
I bambini ignoranti, rimarranno ignoranti? Un discorso molto complesso, che più volte causa reazione puerili ed inutili da parte di falsi buonisti, che si propongono come livellatori di un contesto sociale che tutt'è tranne che livellato. Il problema è soprattutto questo: Tempo fa, l'intelligentissimo Bernstein, propose la questione sotto il punto di vista del "codice ristretto" e del "codice elaborato". Tema dal quale sono poi partite una serie di riflessioni, che abbracciano tutta la sfera sociologica, linguistica (psicolinguistica e sociolinguistica) e psicopedagogica. Per riassumere genericamente i contenuti delle sue riflessioni, dirò che: egli sosteneva che i bambini appartenenti a classi sociali disagiate, figli di madrelingua dialettofoni, avrebbero avuto maggiori difficoltà ad esprimersi in un determinato modo, e ad apprendere certi concetti. Questo a causa dell'esposizione limitata al codice elaborato che viene loro proposta. La mente reagisce agli stimoli esterni, checchè ne possa dire il Chomsky, considerando peraltro che le sue teorie non contraddicono quelle di Bernstein. Un bambino esposto ad un italiano popolare (nella migliore delle ipotesi) in un contesto familiare, diventerà con ogni probabilità diglottico (utilizzerà registri diversi in situazioni diverse, adoperando un italiano che egli crederà "standard", quando invece sarà soltanto una italianizzazione del proprio dialetto). Questo fin quando non si prenderà atto della profonda differenza che c'è tra un bambino figlio di famiglia colta, e uno figlio di famiglia dialettofona. Ma io piuttosto mi domando: dopo che la scienza ha da tempo dimostrato che, fisicamente, le sinapsi cerebrali prendono forma e si diramano a seconda degli stimoli esterni che ricevono. Dopo che è stato dimostrato da anni ed anni di ricerca psicolinguistica che le cose stanno effettivamente così, come può esistere ancora gente tanto stupida da dire:"no, siete dei fascisti, le diverse categorie sono perfettamente uguali, e devono essere trattate allo stesso modo" ? Trionfo della stupidità. Fin quando le diverse categorie sociali saranno trattate allo stesso modo, nell'apprendimento, le cose resteranno così. E un bambino ignorante resterà un bambino ignorante. La spiegazione? Ce n'è bisogno? Se un bambino che parte da un certo livello culturale (per cause indipendenti da lui) è in grado di assimilare determinati concetti, questo non vale per un bambino che non ha una certa base di presupposizione (per dirla in termini pragmatici). Il problema è questo. Il buonismo di chi lo pratica, danneggia la gente. Se non si prende atto di questa faccenda, l'insegnamento sarà sempre livellato, e i bambini che per loro sfortuna sono figli di dialettofoni, rimarranno nella condizione da cui partono. Bernstein tanto tempo fa fu tacciato di fascismo, classimo ecc.. In realtà il suo metodo avrebbe favorito enormemente una certa classe di persone. E il mondo della scienza (quella vera) rise alle tante accuse che gli furono mosse contro. Immaginando quale sarebbe poi stato il futuro (che ora viviamo). Quello che vedo oggi: tante scuole inutili. Dove le lezioni proposte a ragazzi che conoscono buona parte dello scibile umano, sono le stesse che vengono proposte a coloro che neanche sanno chi sia Petrarca. Questo perchè c'è gente che, pur di non ammettere che questi bambini partono svantaggiati, è disposta a rovinar loro la vita. Stefano. |