Nick: ilBuio Oggetto: polizia parallela Data: 1/7/2005 22.51.51 Visite: 43
copio e incollo un articolo reuters preso dalle news di yahoo di oggi. non capisco se è qualcosa di cui preoccuparsi seriamente o se sono semplici truffatori (come sembrerebbe dalle homepage davvero amatoriali che si leggono ai link che metto alla fine). Scoperta "polizia parallela", indagati tra forze ordine GENOVA (Reuters) - Con un'operazione estesa in nove regioni italiane che ha portato due persone agli arresti domiciliari ed all'iscrizione nel registro degli indagati di altre 24 -- la metà dei quali esponenti delle forze dell'ordine -- oggi la Digos della questura di Genova sta delineando i contorni di un'organizzazione che ha tentato di costituire una sorta di "polizia parallela" per la lotta al terrorismo, con la sigla Dssa, Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo. E' quanto hanno detto oggi ai giornalisti gli inquirenti di Genova, spiegando i particolari dell'inchiesta, ancora aperta a successivi sviluppi, partita un anno fa dall'indagine su Fabrizio Quattrocchi, guardia del corpo genovese ucciso in Iraq dove lavorava per un'agenzia privata di sicurezza, dopo esser stato rapito con altri tre connazionali, più tardi liberati. Agli arresti domiciliari, come responsabili dell'organizzazione illecita, sono finiti Gaetano Saya, presidente del nuovo Msi Destra Nazionale, secondo il sito della formazione politica (www.destranazionale.org), e Riccardo Sindoca, esponente della stessa formazione. Ai componenti della struttura illegale, realizzata commettendo illeciti come la duplicazione di tesserini di servizio con tecniche truffaldine, è stato contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata all'usurpazione di funzioni pubbliche in materia di prevenzione e repressione dei reati. "VOLEVANO USURPARE RUOLO DELLE FORZE DI POLIZIA" L'organizzazione infatti, hanno spiegato a Genova il procuratore della Repubblica Francesco Lalla, il questore Salvatore Presenti ed il capo della Digos Giuseppe Gonan, aveva come finalità quella di usurpare i compiti istituzionali delle forze di sicurezza, millantando le proprie competenze. Al ricorso a tesserini, palette e distintivi falsificati, strumenti di videoregistrazione ed intercettazione, hanno spiegato gli inquirenti, si è affiancato anche l'utilizzo illecito di dati ed informazioni riservate attraverso la consultazione illegale di banche dati del ministero dell'Interno. Le perquisizioni si sono svolte in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Molise, Sicilia e Sardegna. Tra gli obbiettivi dell'organizzazione, hanno spiegato ancora gli inquirenti, quello di accreditarsi come una forza di intelligence anche con i Paesi esteri, nella speranza di ottenere finanziamenti per le proprie attività, che nel frattempo ricorreva all'autofinanziamento. Alla "Dssa" viene contestato anche il reato di procurato allarme. Gli inquirenti sono infatti convinti che sia stata proprio la sedicente struttura antiterrorismo a diffondere notizie false rimbalzate sui media, come quelle su presunte "moschee sotterranee", un possibile attentato a Linate, l'esistenza di una cellula terroristica integralista ad Abbiategrasso, in Lombardia, per dar risalto alla propria millantata attività che oltre alla lotta al terrorismo islamico, individuato come il nemico numero uno, non aveva trascurato nemmeno la ricerca all'estero di ex terroristi rossi fuggiti dall'Italia. A Firenze, dove si trova la sede dell'organizzazione e dove sono state effettuate sette perquisizioni (come a Milano), con tra gli indagati un finanziere e due agenti polizia penitenziaria, fonti degli inquirenti hanno ricordato che Saya è stato testimone d'accusa al processo all'ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti ma era stato giudicato non attendibile www.destranazionale.org/home_center.html www.dssa-antiterrorismo.it/ (rimosso, vedere Copia cache google) www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo233399.shtml |