Nick: Nuje Oggetto: DISAFFEZIONE ALLA POLITICA Data: 5/7/2005 14.51.41 Visite: 188
Oggi la politica non viene vissuta con una partecipazione paragonabile, per esempio, a quella degli anni 70 dello scorso secolo. Questa affermazione credo sia abbastanza oggettiva, per quanto gli anni 90 hanno visto una ripresa della partecipazione per una serie di motivi molto ampia. La fine della prima repubblica e la creazione di nuovi soggetti politici come la lega, forza italia, l'ulivo, la comparsa del movimento no-global e la sua galassia di associazioni, centri sociali, comitati, ecc. ecc. Tuttavia, permane fra la gente un senso di distanza dalla politica che viene percepita come lontana dalle esigenze reali dei cittadini, corrotta, attenta più al gioco delle poltrone che ai problemi della società. Dentro questa generale disaffezione, maschile e femminile (è bene ribadirlo perchè qua sopra c'è la tendenza a leggere quello che si vuole, invece di quello che vuole comunicare chi scrive), c'è senza dubbio la "lezione" degli anni 80, un decennio che ha visto imporsi dei modelli sociali legati all'edonismo (non è la RAI, rappresenta la vera discesa in campo di berlusconi), all'idea del successo facile alla portata di tutti, alla presunta fine delle grandi ideologie che avevano caratterizzato la storia del pensiero politico occidentale per oltre un secolo. In definitiva, il mondo va a rotoli, ma una fetta molto ampia della popolazione - soprattutto i giovani - non crede che la politica possa essere uno strumento valido per cambiare le cose. E tra questi ci sono uomini e donne, tuttavia su questo sito mi sembra che le ragzze iscritte, salvando la pace di qualcuna, siano ancora meno interessate alla politica di quanto lo siano gli uomini. Senza per questo voler scomodare deliranti convinzioni di inferiorità biologica della donna. Per fortuna ircnapoli non è il mondo. non rileggo scusate eventuali strafalcioni.
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