Nick: Bukowski7 Oggetto: Non dimentico Data: 12/7/2005 11.44.58 Visite: 139
Quando si parla di rime, in genere, si parla facilmente anche di rap (ahimè non conoscendo il genere, mi rendo conto che molti di voi sono fermi alle rime dei primi pezzi rap di 25 anni fa...ma soprassediamo). Stanotte ho messo il DVD de Il Padrino. Stamattina (inquietante) un violinista gitano mi ha svegliato (ecco l'unico motivo per cui mi "leggete" qui a quest'ora) suonando la melodia de "Il Padrino" sotto casa mia (non so se lo fanno anche dalle parti vostre...passano con il violino o strumenti vari, e la gente allegramente gli lancia le monetine...) La cosa mi ha scioccato alquanto, non fosse per altro che per la coincidenza, poi ho pensato ad una persona, uan persona che il passato ha riportato dalle mie parti, e ho messo su questa canzone... a parte i pregiudizi che in genere la gente ha sul rap, vi consiglio di ascoltarla... si chiama "Non dimentico" ed è degli Uomini di Mare... ---------------------------- E' notte, le tue frasi reggono un filo, e i tuoi amici stanno insieme se la spassano in giro, dico: non so come comportarmi in macchina con Nico, qui penso soltanto a chi t'era piu amico... non li conoscerò, i tuoi motivi, ma a volte c'è che anch'io son mezzo paranoico, esattamente come voi, e non si è mica tutti eroi nè tutti oracoli, che per cambiare servono miracoli e ostacoli... mi vesto lento, di t-shirt ne ho milioni, inmancabile il tuo portachiavi dentro i miei pantaloni, comportamenti banali sono tra i superficiali che scali, calligrafia di scrittori in via d'estinzione, come le notti prive di ogni domanda, scrivo col sole che filtra attraverso la serranda, di caldi in gamba, tu lascia che risponda, chi mi manda alla calma dei Bulldog in Olanda? Letteralmente sommersi in parole, spesso i ricordi vengono seguendone soltanto un verso, tu comunque vivi: penso siano relativi, senza principi o senza fine, ma continuativi e invisibili come spiriti ai limiti, che di me ti rimangono otto che sorridono e quattro che piangono... che se la vuoi la rivendichi: forse è per questo che di noi non dimentichi... Pagine vuote, rime sbiadite ancora improprie, certificati di dote attestano il talento, certi tipi pensano "che faccio poi col tempo"? tutto perdo, tutto a suo modo lo dimentico... La notte è piatta e i locali chiudono all'una, e il mio fegato non so per quanto regge la schiuma, ricordo vagamente ma a scatti, difatti la mattina da sveglio tengo qualche lacuna! Peso piuma, ma da quant'è che si fuma? E da quanto tempo siamo persi dentro questa laguna? Ma i ricordi li ho intatti, e capita che in certe situazioni si risulti inadatti ("ma insomma, che vuoi"?) sentirmi libero senza avere equilibrio desidero, perchè secondo me sto mondo è un'ibrido... e se non c'è chi ti consola non guarisci da sola: in fondo a te manca solo il caldo sotto alle lenzuola... ma non ce la meniamo, anche se non c'è l'anima, pensarci è come un male che contamina... che se domani confrontato ad oggi è identico, non mento e non dimentico un comportamento autentico... che se la vuoi la rivendichi... forse è per questo che di noi non dimentichi... (Uomini di mare) Buona giornata (per chi ce la fa) "Quanto sei alto, soldato?" "Signore: 1 e 73, signore!" "1 e 73? Non sapevo che facessero pile di merda così alte, soldato!" "Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!" |