Nick: OBI WAN Oggetto: Caterina Data: 19/7/2005 0.42.31 Visite: 115
Caterina De Gregori poi arrivò il mattino e col mattino un angelo e quell'angelo eri tu. Con due spalle da uccellino in un vestito troppo piccolo, e con gli occhi ancora blu. E la chitarra veramente la suonavi molto male, però quando cantavi, sembrava Carnevale. E una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero a raccontarlo oggi, non sembra neanche vero. e la vita Caterina, lo sai, non è comoda per nessuno. Quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo, devi rischiare la notte, il vino, e la malinconia, la solitudine e le valigie di un amore che è volato via. E Cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo, e non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo. Chissà se in quei momenti ti ricordi della mia faccia, quando la notte scende e ti si gelano le braccia. Ma se soltanto per un attimo, potessi averti accanto, forse non ti direi niente, ma ti guarderei soltanto. Chissà se giochi ancora con i riccioli sull'orecchio, o se guardandomi negli occhi, mi troveresti un po' più vecchio. E quanti mascalzoni hai conosciuto e quanta gente, e quante volte hai chiesto aiuto, ma non ti è servito a niente. Caterina questa tua canzone la vorrei veder volare per i tetti di Firenze, per poteri conquistare.
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