Nick: harding Oggetto: Teorie. Data: 12/5/2003 22.8.34 Visite: 7
Ogni tanto gli piaceva andare lì. Non che fosse un posto esclusivo. Gli scogli di Marechiaro sono luogo di coppiette e cannaroli. Però induceva alla riflessione ed alla visione "giusta" delle cose. Sedeva su uno degli ultimi sassi di quella coerente e filosofica fila tesa nel Golfo. Con la birretta fiamminga tra le mani guardava il mare invisibile senza Luna. Accanto a sè l'amico di sempre. Quello che sapeva dire la parola sbagliata nel momento giusto. Lui: "Sai che le sue labbra sono rosse perchè sono un richiamo sessuale implicito? Di quelli che funzionavano alla grande quando cammminavamo a quattro zampe?" L'amico: "Che cazzo dici. Dici che una si mette il rossetto e tu te la vuoi fare?" Lui: "No. Hai ragione. In effetti il rosso è un colore personale. Nel senso che ognuno ne possiede uno diverso. E' il suo rosso, quello naturale, che mi chiama. Peccato che sia solo quello a farlo." L'amico: "Senti. A proposito di scopate. Perchè non ti sei fatto D.? Ti sta dietro... quella si addormenta con la mano tra le gambe e ti sogna!" Lui: "E allora? Il sesso è sesso. Lo fai con chiunque ci stia. Finisce nell'istante esatto in cui sei arrivato. Io voglio rimanere lì, nel letto, e abbracciarla. Ridere con lei e magari dirle delle mie insicurezze." L'amico: " Le donne non vogliono insicurezze. Ne hanno già abbastanza, di puntuali come il ciclo, per chiedertene di altre." Lui: "Pensi che se le parlassi delle poesie che scrivo e del rapporto con i miei mi disprezzerebbe?" L'amico: "No, solo che saresti solo già bello che inquadrato. Ossia diverso da quel cazzo di ideale che hanno in testa e che vanno cercando. Loro hanno un mister X cui attribuire qualità che non appartengono a nessun essere senziente. Sii vago e sarai il loro idolo. Di' qualcosa e, bene che ti vada, ti ritroverai un paio di apppendici legnose in testa da gestire." Lui: "Ma io vorrei essere apprezzato per quello che sono" L'amico: "Sinceramente. Tu sei una persona bella e, spesso, interessante. Ma chi può confrontarsi con un ideale? Puoi confrontarti con la pubblicità? Con la sensibilità di un donna media?" Lo guardò a lungo. Poi tornò a posare lo sguardo sull'ipotetico mare di fronte. Lui: "il mio, di guaio, è che non so se sei estremamente stupido o estremamente presente, Il prodotto non cambia. Tra me e lei c'è un mare che nessuna parola può colmare. E non so neanche se colamre è quello che voglio." "Colmare", "ideale", "sopperire" non fanno rima, per lui, con amore. Il mare sciabordò sotto lo scoglio e dimostrò la sua presenza.
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