Nick: Franti Oggetto: PaZienza Data: 17/5/2003 21.48.5 Visite: 1061
Premessa: Portat' Pacienz' (mò ce vò... )
"Mi chiamo Andrea Michele Vincenzo Ciro Pazienza, ho ventiquattr’anni, sono alto un metro e ottantasei centimetri e peso settantacinque chili. Sono nato a San Benedetto del Tronto, mio padre è pugliese, ho un fratello e una sorella di ventidue e quindici anni. Disegno da quando avevo diciotto mesi, so disegnare qualsiasi cosa in qualunque modo. Da undici anni vivo solo. Ho fatto il liceo artistico, una decina di personali e nel '74 sono divenuto socio di una galleria d'arte a Pescara: “Convergenze”, centro di incontro e di formazione, laboratorio comune d'arte. Sempre nel '74 sono sul Bolaffi. Dal '75 vivo a Bologna. Sono stato tesserato dal 71 al 73 ai marxisti-leninisti. Sono miope, ho un leggero strabismo, qualche molare cariato e mal curato. Fumo pochissimo. Mi rado ogni tre giorni, mi lavo spessissimo i capelli e d'inverno porto sempre i guanti. Ho la patente da sei anni ma non ho la macchina. Quando mi serve, uso quella di mia madre, una Renault 5 verde. Dal '76 pubblico su alcune riviste. Disegno poco e controvoglia. Sono comproprietario del mensile Frigidaire. Mio padre, anche lui svogliatissimo, è il più notevole acquerellista ch'io conosca. Io sono il più bravo disegnatore vivente. Amo gli animali ma non sopporto di accudirli. Morirò il sei gennaio 1984. Questo “scriveva” su sé stesso, Andrea Pazienza, su “Paese Sera”, il 4 gennaio 1981.
Andrea Pazienza, stanziatosi a Bologna, si iscrisse al DAMS. Nella primavera del 1977 la rivista "Alter Alter" pubblica la sua prima storia a fumetti: Le Straordinarie Avventure di Pentothal. Nell'inverno del '77 partecipa al progetto della rivista di cultura e fumetti underground "Cannibale". E' inoltre tra i fondatori delle riviste "Il Male" e "Frigidaire" e collabora alle più importanti testate giornalistiche del panorama italiano, da Satyricon de "La Repubblica" a Tango de "L'Unità" al quindicinale indipendente "Zut", mentre continua a scrivere e disegnare storie per riviste quali "Corto Maltese" e "Comic Art".
Disegna inoltre manifesti di cinema e di teatro. Sua è l'immagine, postata qui sotto, della locandina del film “La Città delle Donne” di Federico Fellini.
Disegnò inoltre scenografie, costumi e abiti per stilisti, cartoni animati, copertine di dischi (la più famosa per “Il Grande Sogno” di Roberto Vecchioni), pubblicità (negli ultimi tempi della sua vita acconsente all'utilizzo di Zanardi per la campagna pubblicitaria dello shampoo Clear).
Nel 1984 Pazienza si trasferisce a Montepulciano dove realizza alcune delle sue opere fumettistiche più importanti come “Pompeo”, “Zanardi”, “La Prima delle Tre”. Andrea Pazienza muore nel giugno del 1988 a Montepulciano, all'età di 32 anni.
Una delle parole più usate per definire l'arte di Pazienza è stata "trasgressione". In molti pensavano che fosse una sorta di maestro di cerimonie di questa pratica, fin troppo frequentata, che tende principalmente a creare stupore. In realtà Pazienza si divertiva con i postulanti e i pellegrini della trasgressione come un burattinaio si diverte con i propri burattini. Rileggendo le sue storie ci si accorge di come tutto fosse subordinato alla sua immaginazione, libera, senza regole, senza compromessi, senza gli schemi narrativi, riconducibili ai filoni del bene e del male. Questo è stato detto di lui da Vincenzo Mollica. Ecco qua le sue più famose "creature" 1) Zanardi.
Mi chiamo Massimo Zanardi, ho 21 anni, sono alto m 1,81, e peso circa sessantotto chil. Mia madre è vedova, e ho una sorella più piccola di cinque anni. C’è uno zio, fratello di mia madre, che provvede a noi. E’ proprietario di una concessionaria Alfa Romeo, ed è scapolo. Io gli sono piuttosto affezionato. Fu lui a regalarmi la golf decappottabile nera che ho fatto fuori l'anno scorso. Da allora giro a piedi. Non sono un mangione, così come non ho vizi particolari, fumo una decina di sigarette al giorno, e quasi mai di mattina. Mi drogo quando capita, con quello che c'è. Questo, diciamo, nella normalità, che capita ogni tot come un fatto eccezionale. Siccome non ho alcun rispetto del mio corpo, e godo di una salute di ferro ( mai un'epatite ), trascorro la maggior parte del mio tempo a stravolgermi, sicchè se un giorno bevo una intera bottiglia di Bacardi, la notte può capitare che fumi sessanta sigarette, così come non ho orari nel mangiare, e a pensarci bene credo di mangiare effettivamente solo una volta ogni due giorni, di notte, a casa mia o di altri, la testa infilata nel frigo a ingollare cose gelate, non ho del resto gusti difficili, anche se amo molto la trippa in scatola. Ah, ed anche il ketchup, il riso, sì, e il succo di pomodoro. Ci sono periodi in cui vado in palestra, e allora mangio molta carne, ci ... hamburgher, soprattutto; da tre anni seguo un corso estivo di Kendo, e poi durante l'inverno faccio qualche combattimento, e devo dire che me la cavo. Il Kendo è una cosa a metà, ci credo e non ci credo, così come mi rendo conto che il nostro maestro non è che un fissato. Col Kendo va la verdura, si dice. 2) Fiabeschi:
"OI OI Oiòiòi! Tocca a me! Vorrei sapere tutto e stracciarla, sta stronza!". Se Enrico Fiabeschi non strappa almeno un diciotto all’esame che deve sostenere gli tocca partire per il militare, e mollare le comode cinquemila giornalieri che gli smolla la sua compagna, che invece sgobba tutto il giorno in un negozio alla moda a soffrire degli altezzosi atteggiamenti della sua Signora, e padrona del suddetto. La mattina dell’esame quella gli ha preparato anche il caffè… ma forse non basta perché Enrico Fiabeschi non sa un cazzo su Apocalipsi NAU. "Il film comincia con una giungla incendiata e degli elicotteri e sotto la musica dei Doors!". "Marlon Brando è Kurtz, ed è praticamente il protanista...". Ma lei, la stronza, vuole sapere il nome del vero protagonista. "Finiamola con questa farsa non so niente! Mi metta diciotto che mi serve per il rinvio militare e bona lè!" E’ sul "NO" tremendo e categorico di lei che finisce il mondo di Fiabeschi e comincia il grido selvaggio suo. "NO...Io ti proletarizzo la fica porco dio, perché questo è un esame del cazzo, e qui il dams, e tu sei una povera stronza ubriaca di potere, come Hitler, ma il serpente te lo ficco in culo bocchinara!". Per fortuna il giorno dura poco e torna il buio, e appena può Fiabeschi accende una sigaretta e da fuoco alla sua rabbia. "Cazzo sto ancora tremando, che giorno di merda!" 3) Pentothal.
PERCHE’ SONO FATTO COSI’ CAZZO? E prendo quest’aria compunta e assorta e dentro non so che dire E SE RIDERE E QUANDO MI DECIDO A PARLARE SO CHE NON mi verrebbe fuori la VOCE SE MI PROVASSI A DIRE QUELLO CHE HO PENSATO E così perdo tempo a pensare che non mi verrà mai bene di dire quello CHE HO PENSATO E INTANTO CHE PENSO NON LO DICO PIU’ o se lo dico ormai non c’entra più nulla… Per riaddormentarmi ancora… ...fai l’artista, te ne freghi, ma in verità è la gente che se ne frega! Dici: che mi frega, sono un artista, se vi va bene così, sennò cicca. Ma sai che gliene frega alla gente che sei un artista. Sei un artista? E ce lo cachi che sei un artista! In pratica, o diventi produttivo o vaffanculo. E guarda che Andrea Pazienza che non caca, tutto così insomma, è un fatto che ti sei inventato tu, cioè un mito che non esiste! Non sei tu che non cachi, ma gli altri che ti hanno emarginato. Dormi una notte in facoltà e hai fatto l’occupazione, squacqui due manifesti e sei con la coscienza a posto! L’Espresso una settimana sì e due no e Linus quando ti capita, ed ecco risolto il problema del tenersi aggiornato! E manco hai il buonsenso, macché, il pudore di starti zitto! Noooo! Dice: Vabbè, almeno sta zitto. Il compagno qua spara giudizi sugli autonomi o che so, su Robbe Grillet con l’aria di chi da sempre è immerso fino al collo di cose circa collettivi Jaquerie o Nouvelle Vogue! Oooh, ma ci credi tutti scemi? Sai cosa si dice di te dopo che hai sparato qualche palla atomica? Si dice: Oh, inutile parlargli, tanto è scemo! Oppure: Ma sì fatelo dire, quel coglione! O al massimo ci fa segno come dire "Ditegli sempre di sì"... Ma che significa "Ti lascio"! Che non faremo più l’amore, che non ci vedremo più, o che incontrandomi non mi saluterai? Niente di tutto questo, o forse sì, tutto questo. Comunque è il concetto che conta, ti lascio, amen. La meccanica non m’interessa. La meccanica non m’interessa. La meccanica non m’interessa. Mi interessa la meccanica? No! La meccanica non mi interess.... Dai fumetti di Andrea Pazienza è stato tratto un film (molto bello ), dal titolo “PaZ!”, per la regia di Renato De Maria, con protagonisti, appunto, Massimo Zanardi detto Zanna (interpretato da Flavio Pistilli ), Enrico Fiabeschi (interpretato da Maximilian Mazzotta ) e Pentotal (Interpretato dal bravissimo Claudio Santamaria ), ambientato nella Bologna alla fine degli anni ’70. E’ il racconto della vita di questi ragazzi in 24 ore: dalle quattro del mattino all'alba del giorno dopo. E’ disponibile in versione VHS e DVD. Acquistatelo sia se l'avete visto che in caso contrario, ne vale la pena.
Ed acquistate pure la colonna sonora del film, adattissima per la Bologna degli anni ’70 in cui è ambientato il film. La Bologna in cui si formava Giovanni Lindo Ferretti dei CCCP, in cui impazzavano gli Skiantos, i Windopen, i Gaznevada, in cui suonavano gli Area, e in cui viveva, cantautore già affermato, Lucio Dalla ai tempi di "Com'è profondo il mare". La Bologna che, anni dopo, avrebbe regalato i suoi sogni al punk montanaro degli Ustmamò e a quello degli Shandon, le proprie inquietudini notturne a Riccardo Sinigallia, Tiromancino, DJ Sensei, i Polina. Ecco i titoli della Colonna Sonora: 1)Skit- A vivermi l'inchiodo; 2)Lucio Dalla & Tiromancino – Com'è profondo il mare; 3)DJ Sensei - Feel the Flow; 4)Skit - La Lama; 5)Riccardo Sinigallia - Io sono Dio; 6)Skit - Passami il Trip; 7)Ustmamò & G.L. Ferretti - Io sto bene; 8)Skit - Verde Matematico; 9)DJ Sensei - Every moment of the day; 10)Polina - Timida mi ti dò; 11)Skit - Amatemi; 12)Riccardo Sinigallia - Pezzo d'Amore; 13)Shandon - Sei in babana dura; 14)Giovanni Lindo Ferretti - Settanta; 15)Skiantos- Eptadone; 16)Gaznevada- Japanese Girl; 17) Area - Vodka Cola.
Notzie tratte da siti dedicati a Pazienda e dal sito del film "PaZ!". Vittorio Emanuele. |