Nick: ElBandido Oggetto: Avellino & Camorra Data: 25/7/2005 12.44.15 Visite: 146
Le due società, intestate a un prestanome, erano nelle mani di Pasquale Casillo, imprenditore campano affiliato ai clan NAPOLI - Quattro società sequestrate dalla Guardia di finanza. Tra queste ci sono anche l'Avellino SpA e il 50 per cento della Salernitana SpA. Le indagini dei finanzieri hanno accertato che i due club, intestati a una testa di paglia, fanno capo a Pasquale Casillo, imprenditore campano, imputato per associazione a delinquere di stampo camorristico. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno, sono nate dalla denuncia di Aniello Aliberti su presunte attività di estorsione nei suoi confronti da parte di Pasquale Casillo. Gli uomini del Gico di Napoli hanno scoperto che l'intera proprietà dell'Avellino e il 50 per cento della Salernitana erano state fittiziamente intestate ad Aniello Aliberti per eludere la legislazione antimafia. Dagli accertamenti compiuti, è emerso il ruolo di socio occulto rivestito da Casillo nelle società calcistiche; è stata acclarata la fittizia intestazione ad Aliberti di quote di azioni di società "schermo" a lui riconducibili, ma di fatto a disposizione dell'imprenditore affiliato ai clan; è stato accertato il pagamento da parte di Aliberti di circa 9 miliardi di vecchie lire a Casillo, sulla base di accordi fiduciari tra i due. Le indagini si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio per Pasquale Casillo, Aniello Aliberti, Anna Maria Ambrosio (moglie di Casillo), Emilio Ragosta (nipote di Casillo) e Francesco Del Mese. E' stato invece condannato, a un anno di reclusione, Stefano Monachesi, che ha patteggiato la pena. (25 luglio 2005) http://www.repubblica.it / il ritmo di quattro quarti è quello più congeniale perchè fa rima con il respiro del cuore lo stretto di gibilterra è la mia zona ideale perchè fa rima col mio bisogno di andare verso il luogo sconosciuto fatto non fui a viver come bruto |