Nick: `Luk4s` Oggetto: Like a sliding door Data: 20/5/2003 1.18.8 Visite: 37
Una premessa veloce veloce, se non avete voglia, non ve lo leggete. Ho provato l'intreccio, e 'sta cazzata richiede una lettura semi-attenta. ------------------------------------------------------ A Milano, in Via Rosselli, 15, c'è un condominio. All'int. 5 abita il Sig. Porro. All'int. 8 abita il Sig. Geno. ------------------------------------------------------ Ore 4,30 del mattino. Saab nera del Sig. Porro. Interno. meno 4 km a Via Rosselli 15: Bruxelles. C'è Julianne, certo. C'è la banca, c'è il dott. Lambert. C'è tutto, la salvezza. Ma c'è anche la noia. Ma, tant'è. E' fatta. Il biglietto sta qua, domani si vola. Ho paura di essere mangiato dai ricordi, ma è una paura che devo superare, surclassare, rischio di avere problemi seri, altro che timori, vento. I timori sono vento. Fammi chiudere il finestrino và, che mi impressiono troppo. meno 2 km a Via Rosselli 15: Già sono più tranquillo, calmo. E' spuntata la luna dietro le prime case di Brera. Dovrei far fallire questa qua, salvare quella e trasferire tutti i fondi. Lucio è stato chiaro. Devo intestare panfilo e proprietà immobiliari a mio figlio, devo aprire la società di consulting e il gioco è fatto. Un paio di settimane, tra notai e tribunali e via. Smetterò anche di prendere queste stronze di pillole. meno 800 metri a Via Rosselli, 15: E allora perchè? Perchè sono così irregolare. Nel guidare, perchè tengo la frizione schiacciata sulla pedaliera, perchè tengo lo stomaco schiacciato sul sedile? C'è qualcosa. Ma non mi dite che è amore. Vi odio. Io odio, odio benissimo; sono come questa piazza, io. Bella fuori, piena di cacchette sui marciapiedi. Quelli fatti per amare li si vede dalla faccia. Non parto. 400 metri a Via Rosselli, 15. Sai che faccio? Butto il biglietto, lo butto qui, ora. E domani noleggio un elicottero e me ne vado in montagna con mia moglie. Alla faccia di quella faccia di donna, che spira femminilità dalle cavità demoniache, quella donna sa come bruciarti la volontà, sa come spegnere ogni emozione, per appropriarsene, alterarla, e restituirtela con un rimbalzo sinuoso, a forma di labbra, di seno, di raccontino sussurrato di notte, di orecchio che ascolta. Maledetta. 150 metri a Via Rosselli, 15 Parto. Vado in Belgio, domani. Ci devo andare. Ne va della mia pelle. I giudici mi sono addosso, prima o poi mi doveva succedere. Mario non sbaglia, e io devo partire. E' finita anche questa sigaretta, e questa canzone, e casa mia è là. 50 metri da Via Rosselli, 15. Tutto è come lo conosco, qui attorno, ma tutto è scandalosamente ostile. Perchè, tu, intonaco, non hai alcuna preoccupazione? Tu domani ci sarai, qui, e sarai impassibile. Mi spieghi il segreto dell'immutabilità? Spieg... Parlo col palazzo. Sto parlando col palazzo. 15 metri da Via Rosselli, 15. Fanculo. Butto il biglietto. Ho paura, troppi fantasmi lì su. Niente Belgio, via. Qua devo crepare, mi sto cagando sotto, sono in trappola. Dio. Ci credo in te, te lo giuro, lo giuro... salvami questa volta, ho sbagliato, salvami. [VOLO DEL BIGLIETTO MILANO-BRUXELLES] 4,50 del mattino. Tempra bianca del Sig. Geno. Interno. 15 metri dopo Via Rosselli, 15: Cazzo è lì per terra? Una bustina, dentro un biglietto, tre biglietti... per il Belgio, per domani? 50 metri dopo Via Rosselli, 15: Dovrei chiamare al lavoro, fingere di star male. Dovrei chiamare mia moglie, fingere di star bene. Dovrei chiamare mia figlia, fingere di esserle ancora padre premuroso. Dovrei chiamare le mie forze, e correre lì, l'ultimo volo, prima che il male mi smangiucchi anche l'anima, la linfa. 150 metri dopo Via Rosselli, 15: Eppure ce l'ho fatta. Nella grande rappresentazione del Bene, del Forse e del Male, ho recitato. Ho nascosto il mio cannibale per mesi, e continuo a fumare. Nessun applauso, nessuna replica, nessun inchino a nessuno, però, un biglietto. Non può essere un caso. 400 metri dopo Via Rosselli, 15. Basta, voglio regalare un sogno, prima di lasciarli. Metti questa retro, Pino. Metti questa maledetta retro. Regalati un'eccezione. a 150 metri da Via Rosselli, 15. Citofono, le faccio scendere, non gli spiego niente. Le vedo sorridere, ridere, gioire, e poi scappiamo. Aeroporto. Niente bagagli, solo l'essenziale. Ma come Pino, che dici? Scendi, SCENDI HO DETTO! A costo di tirarti via dal citofono. Vibro. Avessi saputo prima quanto è vicina una vibrazione... a 50 metri da Via Rossetti, 15. Mi concedo anche una lacrima, stanotte. Notte di luna, a Brera. Dio, non credo in te, ma oggi ti invoco, perchè tu sei anche dentro il mio tumore, e ti sento nelle scariche che mi lanci, nei secondi che non vivrò, sopratutto nella consapevolezza di essi. Ah, Dio... grazie del biglietto. a 15 metri da Via Rosselli, 15: Vi amo, scendete. ------------------------------------------------------ Inutile ripetervi quello che già avete immaginato. Dio ricongiunge male e male, bene e bene, e non è un "disegno"... è un'istinto. Lo fa, d'istinto, decide in pochi attimi, capite? L'attimo di schiantare un motore, poi un altro. L'attimo di attimi sufficienti per far precipitare un volo Milano-Bruxelles. Con dentro una famiglia e un giudice titolare delle indagini sulle corruzioni delle holding milanesi. Mo', buonanotte a me e a voi, napoletani e non. Pensatevi prima di addormentarvi, l'incubo che ne seguirà sarà meno incubo. Lukas. |