Nick: Franti Oggetto: F.R. : Lobo Data: 20/5/2003 1.54.47 Visite: 43
F.R.: Ovvero "Fumetti Radicali” o fumetti “Radical-chic” (perle ai Porci, vero Evi|à? ). Chi è lettore di fumetti non può fare a meno di queste "opere". Perché sono vere opere d’arte. Dedicherò ad ognuna di queste “opere” un thread (oramai la Neverlandite mi ha fottuto ). Ah...Spero che "escano" le immagini perchè sarebbe un peccato non vederle. Qualora non comparissero, per chi fosse interessato, leggetevi il testo. Comincio con: LOBO.
Lobo è il mio supereroe/antieroe preferito.
Storia: Lobo nasce su un pacifico e sperduto pianeta chiamato Czarnia. Gli abitanti di questo piccolo paradiso sono immortali in quanto capaci di rigenerare i propri tessuti quando invecchiano o guarire completamente dopo aver subito ferite piuttosto gravi, clonando le proprie cellule. Sul pianeta tutti vivono felici e l'amore trionfa leggiadramente. Fin da piccolo Lobo dimostra una particolare predisposizione alla violenza gratuita, al massacro e alle armi pesanti, differenziandosi da tutti i suoi amici d’infanzia e rappresentando una rarità (e successivamente una mortale minaccia ) per la razza Czarniana. A soli cinque anni Lobo era già molto pericoloso. In un attacco di ira incontrollata, tagliò la gola al direttore della sua scuola, trovandolo tra l'altro molto divertente.
Amante della musica, si fece impiantare nel cervello una microscopica ricevente di onde radio sintonizzata perennemente sull'emittente Cosmic Rock Zombie, 24 ore al giorno. Il suo brano preferito è oggi come allora "Ho ammazzato la mia gente (non è stato un incidente)" di un certo Oedipus Wrecks. Violento, brutale, dai modi rozzi e volgari, Lobo si mette in testa di voler essere l'unico esponente della propria razza, nella quale proprio non si riconosce. Crea in un lurido laboratorio uno strano tipo di insetto, simile a uno scorpione, in grado di provocare la morte dei czarniani, la sua “odiata” gente. Lobo ne è ovviamente immune, essendo fisicamente e geneticamente diverso dai propri malcapitati simili. Mentre cinque miliardi di alieni muoiono agonizzando, Lobo se ne sta nel suo balcone bevendo birra e strimpellando brani trash metal con la sua chitarra elettrica. Con rabbia, il nostro scopre che anche la sua maestra, la signorina Tribb, è immune al morso delle pestifere creature e si preoccupa di sistemare la questione entro breve. Questo essere amorale, assassino della propria razza, dedito alle donne e all'alcol ha una speciale passione per i delfini, che ama e dai quali è stranamente ricambiato. Lasciato il pianeta di Czarnia a bordo di una potente moto cosmica, Lobo comincia a lavorare come cacciatore di taglie e assassino a pagamento per qualche tempo, bivaccando qua e là, provocando risse e facendosi odiare praticamente da tutti. Ma la sua vita non ha un vero senso finché Garryn Bek, leader del gruppo paramilitare L.E.G.I.O.N. non si imbatte in uno dei suoi adorati delfini spaziali. Lobo lo vuole morto ma Vril Dox, amico di Bek, lo sfida. Se Lobo perde si unirà all'esercito e suoi adorati delfini avranno cure e cibo per sempre. Lobo accetta senza pensarci troppo. Proprio mentre i due lottano e Lobo sembra avere nettamente la meglio, un meteorite colpisce accidentalmente la stazione radio della Cosmic Rock Zombie. La musica che per anni ha infestato il repellente cervello di Lobo cessa e con essa gran parte dello spirito guerriero del nostro (e la sua abilità rigenerante). Lobo, privo della motivazione musicale che lo ha spinto a maltrattare tutti dal giorno della sua nascita, perde miseramente la lotta con Dox. Il suo posto è ora fra i L.E.G.I.O.N. Bombardamenti, stermini, tonnellate di munizioni a disposizione e tanto, tanto sangue da versare: per un po' la vita miliare lo soddisfa pienamente e Lobo crede di aver trovato finalmente il giusto posto nella grande bacheca della vita.
Mentre L'Uomo è impegnato in pericolosissime missioni e spargimenti di sangue vari, Dox prende il posto di Bek al comando della forza L.E.G.I.O.N. e vede nel selvaggio czarniano una possibile minaccia. La causa di Dox & Co. si sfalda in mere utopie e la forza si scioglie. A continuare il sogno sarà il figlio di Dox che fonderà i R.E.B.E.L.S. Lobo ne fa parte per qualche tempo poi viene espulso per comportamento scorretto. Decide quindi di riprendere il vecchio lavoro di cacciatore di taglie e al momento vaga per il cosmo, altamente suscettibile e squisitamente attratto dalle risse nei bar. Lobo si muove, pertanto, in un Universo spietato e privo di regole, una sorta di grande Far West del futuro, marcio e corrotto. I cacciatori di taglie impazzano alla ricerca di abili hacker e fuorilegge dimensionali mentre gruppi paramilitari combattono per conto di multinazionali che intendono sfruttare le poche risorse rimaste nel Cosmo. In questo decrepito scenario alcuni pianeti non hanno raggiunto il livello tecnologico di altri e le civiltà si sono evolute in tempi e maniere differenti.
Gli Autori: Lobo nasce dalla mente di Roger Slifer, sceneggiatore e soggettista e dalle matite di Keith Giffen, disegnatore che si è occupato di importanti testate Dc Comics (Superman e Batman ) e Marvel (Fantastic Four ) Dopo una breve parentesi alla Image Comics, Giffen tornò ad occuparsi di Lobo coadiuvato ai testi da quello che si può definire a tutti gli effetti il terzo "papà" di Lobo: il grande Alan Grant. Infarcito di umorismo nero e velenoso, Grant porta la serie ad una seconda nascita rielaborando il background e portando Lobo all'interno di incredibili avventure stracolme di invenzioni geniali. Grant inolte chiama l'amico Simon Bisley, visionario cover artist e disegnatore underground americano, per una serie di progetti speciali legati al cattivissimo czarniano. Mentre Slifer pone attenzione su quelli che sono i temi classici della fantascienza, Grant concepisce Lobo come azione pura, instillando nelle sue storie una dosa massiccia di umorismo nero e dissacrante, spesso demenziale, sempre velenoso. E’ il successo definitivo. Nell'imminente futuro è previsto il primo film di Lobo, per la Warner Bros, dal titolo Lobo: Unbound”. Ecco il Lobo “cinematografico”
Il Fumetto. Prima di avere una testata mensile tutta per sé, Lobo si è dato da fare "invadendo" diverse famose testate DC La serie ha avuto un’esistenza alquanto tribolata a causa di numerose censure. La censura negli albi è da sempre una spina nel fianco di certi autori abituati ad esprimersi in maniera eccessiva o comunque fuori dai canoni politicamente corretti.
Lobo è perennemente sbronzo, vede le donne solo ed esclusivamente come oggetto sessuale ed ha pochissima considerazione della vita altrui. L'idea degli autori è quella di presentare un personaggio libero da costrizioni, che si può benissimo odiare e detestare a non finire, e che vive in un ambiente marcio e violento popolato da esseri altrettanto brutali. Un essere simpatico solo perché è un personaggio dei fumetti.
Nel 1996 ottiene la serie mensile gestita da Alan Grant. Nonostante la tendenza che vede i supereroi spopolare, l'antieroe czarniano conquista una considerevole fetta di pubblico. La DC Comics è indecisa sul mettere o meno l'avviso di testi e immagini violente sulle copertine degli albi di Lobo. L'anno dopo la nota associazione americana contro la violenza nei fumetti ha una propria divisione dedicata alla serie. Per tutta risposta, esce un albo dove Lobo stermina senza alcuna ragione un'associazione simile e, lordo di sangue e affaticato esclama: "E NON ROMPETECI PIU' LE PALLE!!!". La lettura di Lobo è consigliata a tutti, specialmente a chi considera la violenza nei fumetti come deleteria per i lettori. Potreste anche divertirvi. Lobo è distribuito in Italia dalla Play Press. Fonte: Il Web (scopiazzamenti di testo e immagini su vari siti riguardanti Lobo ) e i miei fumetti. Vittorio Emanuele
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