Nick: Viola* Oggetto: Edward Bunker Data: 26/7/2005 11.39.3 Visite: 190
E' morto martedì scorso lo scrittore americano Edward Bunker. Nato nel 1933, a 17 anni era stato il più giovane detenuto della storia di San Quentin. Una volta uscito dal carcere, grazie al suo fascino e alla sua intelligenza (aveva un Q.I. a livelli di genio) era stato preso sotto l'ala protettrice di una ricca signora "liberal". Pare che Woody Allen si sia ispirato alla loro storia per i personaggi della bionda liberal e dell'ex carcerato Tim Roth di cui lei si invaghisce in "tutti dicono i love you". ma l'istinto criminale è troppo forte, e Bunker viene arrestato dopo una rapina a mano armata. A quel punto si aprono le porte della prigione per 17 anni, esperienza che definisce "quella che ogni uomo dovrebbe fare". E' lì che scopre il potere della scrittura, grazie ad autori come Dostoevkij e soprattutto Cervantes, il suo scrittore preferito. E' la scrittura che lo salva, come era già accaduto a James Ellroy, altro suo punto di riferimento. Pubblica "come una bestia feroce", bellissimo romanzo, ma il successo gli arriva più tardi, con "cane mangia cane", altro capolavoro sempre di ambientazione criminale. Seguono l'autobiografia "educazione di una canaglia", "animal factory" e "little boy blue" che considerava il suo romanzo preferito, quello in cui un "little boy blue" diventa un criminale consapevole, che trova l'unico conforto nei libri che riesce a leggere solitario in una cella. Inizia a scrivere sceneggiature per il cinema (sua è la sceneggiatura di "a 30 secondi dalla fine" su soggetto di Kurosawa), viene richiesto anche come semplice consulente per film sulla malavita, attori famosi lo studiano per cercare di impadronirsi dei suoi gesti, del suo gergo. Quentin Tarantino diventa suo amico, e lo vuole per la parte di mr. Blue in "le iene". L'anno scorso era stato in Italia per una serie di letture che avevano avuto un grande successo, gli scrittori e i giornalisti che lo avevano accompagnato lo descrivono come una persona molto semplice, disponibile, di grande fascino, che usava definire la sua stessa vita "jokes", barzellette. Era stato seduto allo stesso tavolo con dei premi Nobel, e anche questa la trovava un'irresistibile barzelletta. Soprattutto considerando che quello che il pubblico era venuto ad applaudire era lui, più di tutti gli altri. si era sposato solo nel 1993, e lascia un figlio che definiva "l'unica cosa seria della mia vita". pare che usasse rivolgersi agli altri chiamandoli "brother", come si fa in prigione. E allora addio Mr. Blue, "atque in perpetuum, frater, ave atque vale". "chi non s'aspetta l'inaspettato non scoprirà mai la verità" Eraclito |