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Nick: mir Oggetto: Roma, in notti come questa Data: 26/7/2005 21.5.30 Visite: 115
Cammini e sono le luci a prenderti. Quelle che si riflettono nel Tevere. Quelle che prendono da sotto Castel S. Angelo. E ti prende anche la gente per strada con le mille lingue che ascolti. Le turiste alte, bionde e dalle facce bruciate dal sole. I ragazzi con le chitarre che a Campo de' fiori cantano Jimi Hendrix ma anche Pino Daniele. Ti prende anche il Ghetto. Un microquartiere dove dovevano stare gli ebrei quando qualche Papa o qualche dittatore si accorgeva di loro. Ho mangiato kosher ed è un po' come mangiare tremila anni di storia. O forse sono io ad immaginarlo. La sinagoga è grande e c'è troppo marmo. Sembra un tempio romano. Faccio confusione. Sarà la stanchezza, sarà il bianco freddo di Cerveteri che io e Giorgio ci siamo scolati prima di scendere. Ad un certo punto mi sembra di vedere una ballerina. Forse immagino anche di chiederle di insegnarmi a ballare. E forse ancora lo faccio. Tra il Ghetto ed il Teatro di Marcello. Ballo come mai potrei da sveglio o da sobrio. Sicuramente mai con la mia giacca e la mia cravatta da "consultant". Mai, con questa vita "a tratti" che qualche volta dà ma troppo spesso toglie. http://www.librando.net "Una volta il futuro era migliore" Karl Valentin |
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