Nick: BLADErun Oggetto: L'ARRIVO. Data: 28/7/2005 3.29.20 Visite: 86
Era il '98, d'estate, cominciai dal Giro d'italia a stare attacato alla tv come un principe cinese inchiodato alla sua poltrona, stavo lì per ore, non mi appassionavo più ad un evento da parecchio tempo, quei pomeriggi d'inferno dove io ero steso sul pavimento fresco solo con le mutande, porte aperte(anche il portoncino d'entrata) e Marco (il Pirata) che saliva, saliva sempre, leggero come una mosca, veloce e costante come cavallo. Lo vinse il Giro, dopo aver schiantato il bravo TONKOV, Marco era enorme, stupendo, innarrivabile. Poi cominciarono i mondiali di calcio in Francia, non ricordo nemmeno come si piazzò la nazionale italiana, ma so che finì male, troppo male per un blasone. I francesi vinsero. Per la prima volta in tutta la storia del calcio, c'era Zidane, Treseguez, Viera, Blanc, Turam, più forti di Platini, Giresse, Tigana, Tresor(altra mitica squadra francese degli anni 80). Poi arrivò il Tour de France, e io sempre lì, steso a terra con il pane e cioccolata nei denti. Marco (il Pirata) partì male, le prime tappe furono una rovina, ma poi si andava sempre più in alto, faceva sempre più fresco, Marco saliva, saliva, staccava tutti, era forte, scalava veloce, come un cervo, il giovane Ullrich si perdeva dietro lo sguardo del campione, faceva freddo lassù. Marco vinse il Tour, io piangevo, ero felice,aveva vinto anche per me che aspettavo da anni questo momento, da quando mio padre mi diceva:"questi sono i veri campioni, cazzo!", allora c'era Bitossi, Gimondi, Merxx, Devlaminque. A Settembre doveva arrivare un'altra vittoria, questa volta mia, la donna più bella che avevo mai conosciuta, Antonia, mia figlia.
OGNI TANTO SO COSA FACCIO |