Nick: DOCTOR666 Oggetto: Dipende Data: 25/5/2003 13.53.36 Visite: 79
Piccolo manualetto d’informazione sulle sostanze stupefacenti cocaina La cocaina, è un anestetico locale, è un estere dell'acido benzoico contenente una base azotata presente in natura nelle foglie delle piante di coca. La sua struttura chimica è analoga a quella di altri anestetici locali quali lidocaina e procaina usati per piccoli interventi di chirurgia orale (analoga sensazione di formicolio gengivale). La forma più diffusa della sostanza è il sale cloridrato, che viene assunto per via nasale o, più raramente, per via parenterale o per via orale. La conversione alla base libera dà origine a un prodotto ("crack"), che può essere fumato e che raggiunge quasi immediatamente il cervello inducendo effetti di particolare intensità. La diffusione del crack è all'origine dell'epidemia di cocainismo verificatisi negli anni 80 negli Stati Uniti, che ha coinvolto, al suo apice, oltre 5 milioni di persone. Gli effetti farmacologici principali della cocaina sono quello di anestetico locale (naso, mucose orali e faringee), quello simpaticomimetico (miosi pupillare, tachicardia, tremori fini alle estremità degli arti superiori) e quello stimolante del SNC (aumento percezioni, iperattività, logorrea). Ha inoltre effetti anoressizzanti, analgesici (ne è stato recentemente proposto l'uso per la terapia degli attacchi di emicrania) e antifatica. Il principale meccanismo d'azione sembra essere l'inibizione della ricaptazione delle amine simpaticomimetiche, in particolare della dopamina. L'assunzione acuta di cocaina induce, con intensità e frequenza dipendenti dalla via di somministrazione e dalle condizioni psicofisiche del soggetto, senso di benessere, ipervigilanza, miglioramento delle abilità cognitive e motorie, insonnia, anoressia, aumento della libido, grandiosità, compromissione del giudizio, idee paranoidi. Gli effetti cardiovascolari consistono in tachicardia, ipertensione, vasocostrizione. Sono stati segnalati incidenti vascolari acuti quali infarto del miocardio ed emorragia cerebrale. L'overdose da cocaina è caratterizzato da stato di agitazione psicomotoria, delirio, allucinazioni, crisi convulsive, ipertensione, aritmie cardiache. Con somministrazioni ravvicinate la tolleranza ad alcuni effetti acuti può svilupparsi rapidamente. Dopo assunzione prolungata la sospensione della sostanza può dare luogo ad una sindrome d'astinenza caratterizzata da un quadro clinico complesso che si manifesta in prevalenza con gravi sintomi depressivi, sonnolenza, iperfagia. Il consumo cronico di cocaina è associato a maggior prevalenza di comportamenti aggressivi o antisociali e di sindromi psichiatriche maggiori. Ora i nomi commerciali: neve, polvere, polverina, pallino, crack, speedball, pista, schizzo, striscia, tirata, pippata. Assunzione: la cocaina viene fornita in modiche quantità dette pallini, la polvere è avvolta in buste di cellophan trasparente, che non ne garantisce una eccezionale conservazione per cui va assunta in tempi brevi. Per la preparazione della sostanza, che si mostra condensata in granuli grossi, occorre un piattino di ceramica preferibilmente o comunque un supporto liscio tipo vetro. La sostanza va quindi frammentata con una scheda telefonica fino ad ottenerne una polvere finisssima, che con uno strumento cannuliforme, come un centeuro arrotolato, va introdotta entro le vie nasali inspirando fortemente e facendo scorrere la cannula lungo la polvere disposta a mo di striscia. Le tracce rimanenti vanno prese con un dito e strofinate lungo le gengive per acchiappare anche quelle. In questo modo la sostanza fa effetto entro pochi minuti. Altra via di somministrazione è quella endovenosa, molto più rapida e forte per intensità. La dose letale è di circa 1-1,2 grammi. i prezzi oscillano dalle 50 alle 100 euro ca. il prezzo è condizionato dalla qualità e purezza della sostanza, che spesso viene tagliata con altre sostanze variamente tossiche (anche la novalgina essiccata)
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