Nick: *D4Rk_SpAc3* Oggetto: Culi-in-aria Data: 2/8/2005 19.36.0 Visite: 226
Ricetta per una bella giornata di merda Ingredienti: sole da deserto del sahara, temperatura a 1564 C°, burocrazia, capa di merda. Procedimento: prendi una mattina di inizio agosto, svegliati alla 6, 30, presentati al Tribunale per i minorenni al VomeVo alle 8 in punto per poi scoprire che ti vogiono mandare subito a Nisida; aggiungici che tu non sai come cazzo arrivarci e dunque dici "ma veramente Lei aveva detto ieri, oggi non so come organizzarmi" e ti senti rispondere "allora devi rimanere 4 ore qui". Siediti nell'atrio bollente a cercare di trascorrere il tempo con la tua "collega". Guardi lorologio credendo che siano passati un bel po' di minuti...no, ne sono passati a stento 5. Aggiungici che dopo una mattinata a fancazzare ti mandano alle Poste solo alle 11; fai una fila di 40 minuti; ritorna indietro per consegnare i fogli e vai a fare in culo a prendere la metro. Alla metro il bel giovane (veramente bello) non ha il biglietto Fascia 2 che serve a te. Torna indietro (sotto un sole da deserto del Sahara e una temperatura che si aggira intorno ai 36/37 gradi) per vedere se il tabaccaio ha per caso il biglietto che ti serve. Il tabaccaio è chiuso. Ritorna indietro (di nuovo salita) e compra un biglietto di fascia superiore rifunnendoci i soldi. Apri la borsa e accorgiti che hai scordato il cellulare a casa e non puoi chiamare tuo padre per farti venire a prendere. Allora pensi di prendere il pullman che ti ferma sotto casa. Il pullman non passa e tu hai aspettato 10 minuti sempre sotto il sole del Sahara. Torna alla circumvesuviana e prendi il treno. Tornata a casa fatti 15/20 minuti di cammino ancora sotto il sole per tornare a casa (e mangiati le mani perchè se non avessi avuto la capa di merda avresti avuto il cellulare per chiamare tuo padre). Unisci e amalgama ben bene il tutto e servi MOLTO caldo. DPs: e domani altra levataccia. Stavolta per raggiungere "l'isola che non c'è"...ma che vacanza! La vita è un calvario! Sì, bisogna lottare per ogni respiro, e mandare la morte all’inferno Ernesto Guevara de la Serna
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