Nick: Viola* Oggetto: Pessoa e i fakes Data: 4/8/2005 17.53.30 Visite: 168
A Lisbona, nel Monastero di Sao Jeronimo (dove sono stata nel '99 in un viaggio indimenticabile), c’è una stele nera infissa sul terreno: qui, insieme a tre dei suoi eteronimi - Alberto Caeiro, Ricardo Reis, Alvaro de Campos - è sepolto Fernando Pessoa insieme agli "altri nomi", le persone fittizie a cui diede vita perché potessero rappresentare, in frammenti, la sua personalità complessa e inquieta, il peso intollerabile del proprio io. "Ho messo in Caeiro tutta la mia forza di personalizzazione drammatica, ho messo in Ricardo Reis tutta la mia disciplina mentale, vestita della musica che le è propria, ho messo in de Campos tutta l’emozione che non ho dato né a me né alla mia vita", dirà infatti, confessando il proprio io diviso ma pregno di immaginazione, dimora di sogni , di visioni e di finzione "vera". (www.girodivite.it) "una sola moltitudine" è la raccolta di frammenti curata da Antonio Tabucchi, grande studioso e ammiratore di Pessoa. Gli eteronimi altro non sono che fakes. banalizzazione eccessiva? può darsi. cmq, episodio unico nella storia della letteratura. personalmente l'eteronimo che preferisco è Bernardo Soares, autore di "Il libro dell'inquietudine", capolavoro della letteratura del '900. eteronimi: non personalità multiple, ma lati della stessa personalità. non c'è nulla di male ad usarne qualcuno per esprimere un lato che di solito fatica a venire fuori per svariate ragioni. usarlo per offendere o perchè non si ha il coraggio delle proprie idee invece no. diventa ua cosa completamente diversa. "chi non s'aspetta l'inaspettato non scoprirà mai la verità" Eraclito |