Nick: Riki_TaKe Oggetto: oggi 20 anni fa moriva... Data: 8/8/2005 12.11.38 Visite: 186
Mary Louise Brooks. Nata a Cherryvale, Kansas, 14 Novembre 1906, da Leonard Porter Brooks, avvocato, e Myra Rude. Morta a Rochester, New York, 8 Agosto 1985. Causa della morte: complicazioni dovute a enfisema polmonare. La madre Myra sarà determinante nella formazione del carattere di Louise. Donna di una certa cultura, amante della musica, convincerà Louise a dedicarsi alla danza fin dai quindici anni. Entra a far parte della Denishawn Dancers, dalla quale verrà cacciata a causa del suo carattere ribelle. Lavora allora nei George White Scandals, al Café de Paris di Londra e nelle riviste Ziegfiel Follies. Il suo spirito di indipendenza e i suoi atteggiamenti disinibiti le procurano non pochi problemi.
Esordisce nel cinema nel 1925, in "The street of forgotten men". Seguono "A social celebrity", "It's the old Army game" e "Love 'em and leave 'em". Tutti questi film vengono prodotti a New York. Nel luglio del 1926 Louise sposa Eddie Sutherland, regista di "It's the old Army game". Si trasferisce a Hollywood.
Nel 1928 divorzia. Nello stesso anno è in "Beggars of life" e in "A girl in every port" di Howard Hawks. Il grande regista austriaco G.W.Pabst, preferendola a Marlene Dietrich, la chiama in Europa per interpretare la parte della Lulu di Wedekind in una trasposizione cinematografica ("Lulu o il vaso di pandora"), a cui seguirà "Diario di una ragazza perduta". Entrambi i film sono le migliori prove registiche di Pabst e le migliori interpretazioni drammatiche della Brooks.
E' il periodo in cui Louise Brooks anela all'autodistruzione. Nel 1930 si rifiuterà di doppiare un suo precedente film, "The canary murder case". Hollywood non la perdonerà mai. A ciò si aggiunge il declino dell'ideale di bellezza impersonato da Louise.
Nel 1943 per trasferisi a New York. Scrive articoli sul cinema per "Positif" e "Sight and sound". Dal 1956 Louise è a Rochester (New York) dove rimane fino alla morte. Negli anni '60 Guido Crepax creerà il personaggio di Valentina ispirandosi a lei. Nel 1979 Kenneth Tynan le dedica un importante articolo sul New Yorker, che la riporta all'attenzione del pubblico. Nel 1982 pubblica "Lulu in Hollywood", una raccolta di suoi articoli che ha grande successo. Accantonerà invece il progetto di scrivere la sua autobiografia. Muore nel 1985. Gravemente malata, rifiuta i farmaci antidolore per poter rimanere lucida fino alla morte. "Better to reign in hell than serve in heav'n." J.Milton |