| Nick: \\\Ulisse Oggetto: Incredibile notizia!!!
 Data: 6/6/2003 8.34.53
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   a cura di C. Martinotti
 
 
 Italiani: un popolo di scrittori che non legge
 
 Il nostro è veramente un paese straordinario. Un luogo nel quale può avvenire tutto ed il contrario di tutto, con nonchalance, con un'eleganza che può essere frutto solo di secoli di esperienza. In uno stretto lembo di terra, a forma di stivale, sono concentrate inesauribili occasioni di studio per scienziati di ogni specializzazione, in particolare per antropologi e sociologi.
 Le ultime indagini sociali e culturali condotte a proposito del rapporto dell'italiano con i libri, rivelano che solo un italiano su quattro legge occasionalmente dei libri, i restanti tre non ne leggono neppure uno all'anno. Risulta pure che circa i 3/4 dei giovani siano semianalfabeti e conoscano ed utilizzano abitualmente poche centinaia di vocaboli nel linguaggio quotidiano, e non sappiano scrivere neppure un testo breve di senso compiuto (pur essendo la nostra lingua una delle più ricche al mondo, disponendo di un'infinità di vocaboli).
 Se poi teniamo conto che le statistiche vanno interpretate a ragion veduta, e che, quindi, poche decine di migliaia di lettori, che leggono decine di libri all'anno, fanno risultare che siano alcuni milioni i lettori italiani... e tenete conto che vendere libri non assicura affatto che siano anche letti dopo l'acquisto (la cosiddetta capitalizzazione della cultura, l'apoteosi dell'apparenza velleitaria)…
 Questa breve premessa per indicare il paradosso italico, che ha connotazioni grottesche, il fatto cioè che ogni anno vengono stampati decine di migliaia di nuovi libri (circa 40.000), in un paese dove non legge quasi nessuno in termini percentuali. Infatti da noi è considerato già un successo un libro che venda 2 o 3 mila copie.
 La maggioranza dei libri stampati non vengono neppure distribuiti nelle librerie, ma vengono regalati dall'autore, per lo più narcisista e vanesio, il quale provvede spesso a pagare le spese editoriali.
 Cosa non si farebbe per vedere il proprio nome sulla copertina.
 In questo marasma del superfluo e delle vanità, accade che l'inevitabile confusione e dispersione impedisca a coloro che hanno effettivamente qualcosa da dire, di poterlo fare rivolgendosi ad un pubblico attento e preparato.
 Se il nostro fosse veramente un libero mercato, come auspicano i fautori della globalizzazione, dovrebbero essere appunto le condizioni complessive a concorrere alla valutazione di un'opera, partendo da pari opportunità per tutti; quindi se l'autore vale dovrebbe avere maggiori chance di emergere e, soprattutto, sarebbero i lettori a giudicare. Invece non è così, il sistema è corrotto, il malcostume prevale, ed emerge il lato peggiore dell'umanità, con notevole ricorso alla mistificazione, alla propaganda, ai premi che non si negano a nessuno, alle critiche pilotate, ecc..
 Ovviamente a farne le spese sono anche i testi in materia ambientale, che, pur contenendo preziose informazioni, sono a malapena letti dagli addetti ai lavori.
 Se coloro che hanno velleità di scrittori si accontentassero di comunicare in Internet tramite qualche chat line, farebbero meno danni. Potremmo evitare il paradosso italico di avere più scrittori che lettori.
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 Italiani navigatori grafomani
 
 
 Il successo dei forum nei quotidiani on-line
 di Annalisa Misceo
 
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 E' risaputo: Italiani, popolo di scrittori ma non di lettori. Se ne lamentano tutti: editori e librai, giornalisti e giornalai. Pochi dichiarano di leggere il giornale ogni giorno eppure tantissimi ammettono di avere nel cassetto un romanzo pronto per la pubblicazione. E chi non ha pronto il romanzo si sfoga nei "forum" dei quotidiani on-line. Adesso poi un nuovo forum si è aggiunto al già lungo elenco dei "Fili diretti" dove i navigatori/scrittori possono esprimere tutta la loro "arte"......
 ....Ma cos'è che ha decretato un tale successo?......
 ....Ma probabilmente è responsabile anche un pizzico di vanità in chi scrive: il gusto di sapere che "la propria opera" può essere letta da migliaia di persone in tutto il mondo stuzzica l'ego degli Italiani che amano scrivere ma che ritengono inutile leggere.
 
 
 articolo dedicato a tutti i GENII
 
 A bien tot /U.
 
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