Nick: ilBuio Oggetto: re:Reality.. in controtendenza Data: 28/8/2005 14.2.24 Visite: 24
cui condivido la tua analisi dei concerti rock cattolici. Imbrigliare energie incontenibili per assoggettarle ad un'idea. Il reality "casto" non mi pare però appartenere a questo filone. Tutti i reality show non vogliono mostrare la realtà (lo sanno tutti), ma qualcosa di anomalo e, mi si passi il termine, di perverso. Non c'è nulla di normale a stare chiusi in una casa con degli sconosciuti per mesi, né a vivere su un'isola deserta, nè a lavorare in una fattoria stile ottocento. Non c'è nulla di reale nel vivere sotto osservazione costante -fingendo di ignorare l'osservatore, ma avendolo sempre ben presente-. Il reality-casto mi sembra inserirsi perfettamente in questo filone (così come lo sarebbe anche un reality-porno). Il sesso (al giorno d'oggi) non è più tanto trasgressivo -specie tra adulti consenzienti- e allora ci si inventa una castità perversa. Uso questa parola intendendo con essa il fingere di godere di un'attività Anomala e contraria ai propri impulsi (in questo caso la castità), essendo invece gratificati da un'altra (e non dichiarata) attività (in questo caso, il mostrarsi). E' quello che accade all'anoressica che finge a sè stesse di godere dell'astinenza da cibo, mentre è gratificata dalla sensazione di controllo. O che accade al pedofilo che finge a sè stesso amore per i fanciulli, mentre è gratificato dall'odio verso sè stesso bambino e dalla vendetta per abusi altrui.
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