Nick: pearl jam Oggetto: Uno dei più grandi... Data: 5/9/2005 16.49.56 Visite: 124
Nei film di Spike Lee, nessuno potrebbe parlare. Niente storie, dialoghi, interazioni, colpi di scena, belle fiche, dannati dagl'occhi di ghiaccio. I film di Spike Lee, sono le sue storie.Le sue immagini.I suoi punti di vista, le sue parole, i suoi attori, le sue strade. Spike Lee, ha un modo così dolce di dire le cose. Di raccontare solo quello che gli occhi vedono. Nessun arteficio.Nessuna sfumatura.Niente righe fra le quali leggere. Le sue verità, il suo modo di vedere la vita. E poi lui fa parlare gl'attori.Le strade con i marciapiedi e le cacche di cane. Gli alberi che sono lì da secoli, lui li prende e li fa diventare protagonisti. Così come un cane, o un lavavetri. Spike Lee sa cosa dire, ma non lo dice. Te lo fa guardare, osservare, ascoltare, e poi sta a te dirlo. Lui non t'impone verità, ma ti racconta solo storie.Viste da suoi occhi. Piccoli, nascosti dietro occhialini da nerd, dai quali nessuno vorrebbe guardare il mondo. Spike Lee è una zanzara che ti morde e continua a volare. Ti mette davanti un fiore che sboccia, l'ennesimo drink, le paure degl'uomini. Ti pone dinanzi i loro occhi, le loro smorfie che potrebbero essere le smorfie di chiunque. Ma sono come le ha viste lui e poi saranno come le vedi tu. I film di Spike Lee sono fogli di carta bianca, con su disegni trasparenti, che non sono altro che la vita di tutti, vista attraverso i nostri occhi: l'unico spettacolo che vale la pena guardare. "Non so piu' chi sono.Sono il fantasma d'uno sconosciuto." |